Clamorosa novità dal Tribunale, così la Reggina 1914 può evitare il fallimento

Reggina, altro clamoroso ribaltone: verso la conferma dell'omologa, la vecchia società può evitare il fallimento grazie ai Titoli di Stato depositati come garanzia. Molteplici scenari per il futuro del calcio in città

StrettoWeb

La Reggina 1914 può evitare il fallimento. Anzi, è molto probabile che riesca ad evitarlo. La notizia arriva come un terremoto, molto più forte di quello tellurico di questa mattina, sulla città di Reggio Calabria che sta vivendo giorni di grande tensione politico/sportiva per la controversa scelta di Brunetti sulla Fenice Amaranto, ed apre scenari di ogni tipo sul futuro del calcio in città.

La Corte d’Appello di Reggio Calabria, infatti, ha trattenuto con riserva la decisione sull’omologa della Reggina 1914 e ha rinviato l’udienza al 27 novembre. Quello che filtra dai palazzi giudiziari, tramite le parti direttamente coinvolte, è che l’omologa della Reggina con ogni probabilità verrà confermata. Nessuno ha più alcun interesse che salti, a partire dalle parti ricorrenti: l’INPS e l’Agenzia delle Entrate si erano opposte all’omologa al 5% ritenuta una percentuale di sconto delle tasse talmente tanto eccessiva da risultare offensiva, e avevano presentato ricorso per ottenere una percentuale più alta. Il Brescia, invece, aveva presentato ricorso per rendere l’omologa non definitiva e venire quindi ripescato in serie B al posto della Reggina.

Adesso il Brescia ha raggiunto il proprio obiettivo, a prescindere da come si concluderà l’iter del piano di ristrutturazione del debito della Reggina, mentre INPS e Agenzia delle Entrate hanno già incassato i famosi 757 mila euro che Saladini non ha pagato entro il 20 giugno, ma poi ha pagato dopo due settimane ad inizio luglio. Qualora l’omologa venisse rigettata, gli enti dovranno restituire questa cifra e non prenderebbero nulla dal Tribunale fallimentare. Di fatto, confermare l’omologa della Reggina 1914 adesso convinene a tutti, a partire dallo Stato, pur trattandosi di cifre irrisorie.

Con l’omologa approvata, la Reggina 1914 potrebbe evitare facilmente il fallimento: con tutti i pagamenti delle scadenze federali ottemperate il 20 giugno da Saladini (oltre 5 milioni di euro), rimangono circa 6 milioni di euro di debiti che si potranno onorare completamente tramite le garanzie già depositate dalla Reggina 1914: la fideiussione bancaria in FIGC per le ulteriori pendenze federali e soprattutto i 5 milioni di Titoli di Stato che Saladini ha costituito in pegno al Tribunale come cauzione a garanzia dell’omologa.

La Reggina 1914, quindi, tra pochi mesi potrebbe essere una società completamente sana, senza debiti, ancora affiliata alla FIGC con la sua matricola 943512 e con tutto ciò che rappresenta la storia del calcio a Reggio Calabria (nome, marchio e palmarès). Nel 2015 Lillo Foti provò a salvare la Reggina Calcio con i campionati giovanili e un progetto sul Sant’Agata, poi naufragato per un sequestro da modi e tempi più che controversi, ma la decadenza dell’affiliazione in Federazione arrivò soltanto il 28 febbraio 2018 dopo quasi tre anni dalla mancata iscrizione al campionato. Adesso, quindi, la Reggina 1914 avrà tutto il tempo nel corso dei prossimi mesi per riorganizzarsi, qualora volesse ripartire a fare calcio nella stagione 2024/2025. Con quali proprietari? Bella domanda.

Al momento il proprietario del club è Manuele Ilari. Che però se tiene la Reggina 1914 per sé sarà costretto a pagare 4 milioni di euro a Saladini la prossima estate. Più verosimile che faccia la rescissione unilaterale del contratto con cui l’aveva acquistata, vincolato alla riammissione in serie B. In quel momento la Reggina tornerebbe a Saladini. Affinché la rescissione sia valida, Ilari non può compiere alcun atto con i beni del club (non può, ad esempio, venderne il marchio a meno che poi non voglia tenersi la società e quindi pagare i 4 milioni di euro). E’ molto difficile pensare che Saladini voglia continuare a fare calcio con la Reggina, ma a quel punto chiunque potrebbe rilevarla da lui e ripartire iscrivendosi in una qualsiasi categoria dilettantistica, compresa la serie D acquistando un titolo sportivo (della Fenice? Altro?). Gli scenari e le prospettive sono molteplici e numerose. L’impressione è che dopo tutto quello che è successo nei mesi scorsi e nelle ultime settimane, intorno alla Reggina ne vedremo ancora delle belle ancora a lungo.

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