Reggina, Trocini dopo Portici-Fenice: “non siamo una squadra, qui dopo 8 ore di pullman ma vincere aiuta”

Le parole dell'allenatore della Fenice Amaranto Bruno Trocini a Radio Febea dopo il successo in extremis allo stadio San Ciro di Portici

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“Stiamo soffrendo e soffriremo, ma fare qualche vittoria aiuta a lavorare meglio, di certo siamo una squadra che sputa sangue. I ragazzi non hanno ancora una condizione soddisfacente, c’è chi ha giocato con fatica, ma sono contento. Ci mancano ancora tante cose, non siamo una squadra ma un gruppo di giocatori e cerchiamo quantomeno di stare ordinati. C’è anche confusione per la voglia di vincere, troppe distanze, troppo scollati”. Così l’allenatore della Fenice Amaranto Bruno Trocini a Radio Febea dopo il successo in extremis allo stadio San Ciro di Portici.

L’allenatore ha evidenziato che “non è cambiato nulla domenica dopo la sconfitta, non ci siamo allenati, ci siamo riposati e siamo venuti qui dopo 8 ore di pullman. Sapevamo che era così, sarà ancora così per un po’ di tempo. L’obiettivo è uscire vivi da questo tour de force”. Infine l’allenatore commenta il battibecco percepito prima del rigore calciato e fallito da Marras, che è andato da Coppola – che stava per tirare il penalty – a prendere il pallone. Il calcio di rigore l’ho sbagliato io, abbiamo 3 rigoristi ed erano tutti e tre fuori. Ieri ho visto Marras calciarli bene e ho deciso io di farlo calciare a lui. Avete visto male”.

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