Il grande progetto di Myenergy per la Viola era anche nel business-plan bocciato da Brunetti per la Reggina: le carte

Nel business-plan per la Reggina (bocciato da Brunetti) Myenergy aveva previsto investimenti per oltre 40 milioni di euro in dieci anni a Reggio Calabria e un meccanismo virtuoso che avrebbe dato la garanzia di un futuro glorioso per il club amaranto. C'erano anche due grandi impianti di produzione di energia pulita dallo stadio Granillo e dal Centro Sportivo Sant'Agata

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La notizia della Viola prima squadra al mondo auto finanziata da energia green grazie a Myenergy sta destando grande interesse per quello che è un modello di management sportivo rivoluzionario che avrà un seguito molto importante in futuro. A Reggio Calabria la notizia è stata accolta con un sentimento di grande gioia ed entusiasmo per quello che gli osservatori più attenti vedono come l’inizio di una nuova era di successi per la Viola, e al tempo stesso di grande rammarico per quello che questo progetto avrebbe potuto rappresentare anche per la Reggina.

Myenergy, infatti, faceva parte della cordata della Reggio Football Club che aveva presentato la propria offerta per rilevare la nuova società di calcio in eredità della Reggina, con l’intenzione di rilanciare la squadra amaranto di Reggio Calabria dalla serie D. Quel business-plan è stato però scartato dal sindaco facente funzioni Brunetti, che gli ha preferito quello della Fenice Amaranto. Una scelta controversa che continua ad alimentare molte polemiche in città. E’ particolarmente paradossale che Myenergy avrebbe reso la Reggina auto sostenibile con ricavi dalle energie pulite, mentre oggi la Fenice è costretta da oltre tre settimane ad utilizzare un gruppo elettrogeno a noleggio per alimentare il Centro Sportivo Sant’Agata dove l’Enel ha tagliato la luce.

I particolari più emblematici di questo paradosso arrivano proprio dal business-plan: Myenergy aveva intenzione di realizzare questo progetto non solo con la Viola, ma anche con la Reggina, e lo aveva messo nero su bianco nel business-plan consegnato a Palazzo San Giorgio. Oltre al progetto sportivo, di cui abbiamo già pubblicato i documenti, oggi riportiamo le slide con cui la cordata evidenziava proprio il progetto di auto sostenibilità energetica della Reggina con importanti ricadute per l’economia cittadina tramite la realizzazione di 40MW di impianti fotovoltaici in 10 anni a Reggio Calabria, tra cui due grandi impianti sulla copertura dello stadio Granillo e al Centro Sportivo Sant’Agata con notevoli incassi anche nelle casse degli enti comunali proprietari delle strutture (il Comune e la Città Metropolitana).

Ma soprattutto un virtuoso sistema di investimenti che avrebbe portato nelle casse della Reggina ben 75 milioni di euro nei prossimi 25 anni, garantendo una solidità finanziaria che avrebbe svincolato il destino del club dagli umori e dalle disponibilità del proprietario del momento.

I documenti:

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