Premiata Preside di Reggio, cittadini arrabbiati: “fu colei che festeggiò il 18° del figlio al Castello Aragonese”

Premio nobile per la Preside del Piria, ma un post su un gruppo Facebook ha alimentato il dibattito: un utente ha scoperto che la donna è colei che ha organizzato il 18° del figlio al Castello Aragonese, chiedendo qualche ora di affitto al Comune per un evento culturale

StrettoWeb

Lo scorso 3 ottobre, presso la Sala Rari in Piazza Plebiscito a Napoli, è stata premiata Anna Rita Galletta, Preside dell’ITE Piria Ferraris Da Empoli di Reggio Calabria. Il riconoscimento in questione, il Premio Internazionale “Bronzi di Riace”, è stato assegnato quale “ennesimo attestato di una carriera brillante dedicata alla scuola e al positivo sviluppo del nostro territorio. Un percorso caratterizzato da grandissimo Impegno e entusiasmo verso la formazione di giovani menti che dagli insegnamenti traggono linfa vitale e significativo supporto per il raggiungimento di rappresentativi traguardi”.

Premio nobile per la dirigente, dunque, ma un post su un gruppo Facebook ha alimentato il dibattito. Un utente, infatti, ha scoperto che Galletta è la madre del ragazzo che festeggiò il suo 18° compleanno sul terrazzo del Castello Aragonese nel 2019, aprendo un vero e proprio caso in città. “Ricordate la preside Anna Maria Galletta? Colei che per festeggiare i 18 anni del figlio finse una manifestazione culturale, per poter affittare il castello aragonese e poi invece organizzare una festa con tanto di banchetti e video?” si chiede l’utente.

“Ebbene – spiega – questa signora giorno 3 ottobre è stata insignita del premio internazionale bronzi di Riace, promosso dall’associazione turistica Pro-Loco Città di Reggio Calabria, con il patrocinio del Consiglio regionale della Calabria, della Camera di commercio, della Città metropolitana e del Comune. Premiata in qualità di guerriera, coraggiosa e intraprendente, perché con le sue azioni, ha onorato una realtà ricca di tradizioni e di valori. Che poi abbia volutamente mentito, ed in spregio a tutti i reggini abbia festeggiato con banchetti e bagordi in uno dei simboli storici della nostra città il compleanno del figlio – si legge ancora – nemmeno viene menzionato…

“L’avesse fatto un comune cittadino – conclude – sarebbe stato bandito persino dalla città. Complimenti all’Amministrazione che deve dare l’esempio. In questo caso quale sarebbe? Sig. Brunetti lo vuole spiegare lei? Questa è una cittadina ed essendo Preside di una scuola è ancora più grave ciò che ha fatto. E che si fa??? Si premia. ma andate a zappare va, vergogna“.

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