Dafne Musolino si scaglia contro l’ex “capo”: “pronta a querelare, De Luca dittatore”

Musolino contro De Luca: "il tempo mi è servito a comprendere che questo modo aggressivo, umiliante, coercitivo e dittatoriale di gestire un partito non mi appartenevano, non mi sono mai appartenuti"

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Volano gli stracci tra Cateno De Luca e Dafne Musolino, il passaggio della parlamentare nelle file di Italia Viva di Renzi, fa ancora discutere ed ha creato un vero e proprio scossone politico in Sicilia. Musolino è stata una fedelissima del sindaco di Taormina, già assessore al comune di Messina ed eletta al Senato con la lista di Sud chiama Nord.

Musolino non le manda a dire all’ex “capo”: “la violenza sulle donne non si consuma solo con atti e gesti fisici, materiali. Al contrario, la violenza sulle donne è spesso preceduta ed accompagnata dalla denigrazione della sua immagine, dall’ offesa alla sua dignità, dall’insinuazione sulla sua carenza di moralità o dall’ esplicita accusa di essere incline ai facili costumi”, sottolinea la parlamentare. “È un atto di inaudita violenza offendere una donna nella sua sfera intima e personale, isolandola dal suo contesto e immolandola sull’altare di una pretesa mancanza di morale dove il Giudice è sempre un uomo che si sente ferito per non sopporta un rifiuto o perché, semplicemente, quella Donna non ha fatto come voleva lui. Anche in politica le cose non sono molto diverse. L’artificio retorico, il ricorso alla metafora, l’attacco verbale, l’impostazione pseudo paternalistica che vorrebbe quasi cercare di giustificare una scelta come se chi l’ha compiuta non fosse del tutto capace di intendere e di volere (ingenua o cretina, l’alternativa è questa), sono gli strumenti con i quali sono stata attaccata ieri. Il tempo è galantuomo, ti fornisce le risposte oppure fa in modo che non ti interessi più nemmeno averle”, rimarca Musolino.

“Nel mio caso il tempo mi è servito a comprendere che questo modo aggressivo, umiliante, coercitivo e dittatoriale di gestire un partito non mi appartenevano, non mi sono mai appartenuti. E dopo ieri quel galantuomo del tempo mi ha anche fornito la più chiara delle risposte sulla prima domanda che ogni persona dovrebbe fare a se stesso: cosa sono disposto a fare per difendere la mia dignità e la mia libertà di pensiero? Io la mia risposta l’ho data. Ci sarà tempo per spiegare i retroscena e raccontare quello che voglio continuare a fare, ma una cosa la voglio dire stamattina, prima che i cani si sveglino: non c’è crescita dove non è ammesso il confronto, dove l’avversario politico diventa il nemico da distruggere, dove la donna viene sempre dipinta come la meretrice di turno. Oggi mi rigenero partecipando ad un evento politico di grande respiro e di rinnovata voglia di fare una politica costruttiva e concreta. Faccio politica senza insultare gli altri ma con la forza delle mie idee. Sono pronta a discutere con tutti ma non sarò mai sottoposta a nessuno. Io sono libera, io sono viva. Avviso ai naviganti odiatosi seriali, troll di mestiere e persone ingenue che non hanno capito ciò che succede”, evidenza Musolino. “Sono due giorni che i soliti leoni da tastiera si divertono a scrivere messaggi offensivi. Vi avviso ora e poi procedo legalmente. Se non gradite ciò che scrivo andate a scrivere sulla bacheca di qualcun altro. Se siete così ciechi da negare la realtà andate dal medico, ma non intendo l’oculista. Da questo momento procederò con le querele. Buona giornata a tutti”, conclude Musolino.

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