Reggio Calabria, il caos Pythagoras riapre la ferita della scuola Longhi-Bovetto: “riqualificatela”

Un cittadino ha scritto alla redazione di StrettoWeb per proporre una riqualificazione della struttura, esistente da 20 anni ma praticamente abbandonata e vandalizzata, tra l'altro in un'area degradata e piena di immondizia

  • Scuola Longhi-Bovetto abbandonata
  • Scuola Longhi-Bovetto abbandonata
  • Scuola Longhi-Bovetto abbandonata
  • Scuola Longhi-Bovetto abbandonata
/
StrettoWeb

L’ennesimo caos a Reggio Calabria è quello relativo alle scuole. Tra mense scolastiche, bandi, chiusure e accorpamenti, in questi giorni studenti e dirigenti sono scesi in piazza per protestare contro la gestione scellerata della politica. Il caso più spinoso è quello dell’Istituto Pythagoras, chiuso qualche giorno fa dal Sindaco in seguito a ordinanza a causa di problemi strutturali. Evidentemente, nella zona sud della città, non sono fortunati con i plessi scolastici. Questo episodio, infatti, riapre la ferita di un’altra scuola, questa però realizzata ma mai entrata in funzione: quella di Longhi Bovetto, a Croce Valanidi, proprio dietro il centro sportivo “Francesco Cozza”.

Un cittadino ha scritto alla redazione di StrettoWeb per proporre una riqualificazione della struttura, esistente da 20 anni ma praticamente abbandonata e vandalizzata, tra l’altro in un’area degradata e piena di immondizia. “Buongiorno – scrive il lettore – scrivo alla vostra redazione dopo aver letto gli articoli, da voi pubblicati, in questi giorni riguardo la chiusura del plesso scolastico Nosside-Pythagoras. Vi contatto per segnalare la situazione in cui versa la scuola di Longhi-Bovetto, che doveva sostituire, in parte, i plessi dell’istituto Nosside-Pythagoras”.

La storia della scuola Longhi-Bovetto

“Il plesso scolastico di Longhi-Bovetto, voluto dall’ex sindaco Italo Falcomatà, ed ultimato agli inizi degli anni 2000, godeva di numerose classi, di una palestra, di una mensa, di un piccolo teatro e di un ampio cortile. La struttura rispettava tutte le norme vigenti ed era priva di “barriere architettoniche”. La causa della mancata apertura, che dovrebbe creare molta indignazione, fu la presenza di una discarica RSU a circa 60 metri dal plesso scolastico”, continua il lettore.

“La discarica, dove vennero conferiti i rifiuti dal 1996 al 1999, fu dismessa nel 2001 ed è rimasta operativa fino al 31 agosto 2009, non rientrando nel piano “Bonifiche e risanamento dei siti inquinati con i fondi Por Calabria 2000/06”. La bonifica del sito si è conclusa qualche mese fa. Le motivazioni del ritardo della messa in sicurezza sono ben note, vi è stato anche un processo. Quindi, la causa della mancata inaugurazione della scuola, fu l’impossibilità, da parte dell’ASP, di rilasciare il nullaosta necessario”.

“Nel corso di questo ventennio – si legge ancorada parte del comune non è stato effettuato nessun controllo, e la struttura, priva anche di sistemi di videosorveglianza, è stata vandalizzata e completamente depredata. Ad oggi, come si può vedere dalle immagini, della scuola sono rimaste soltanto le pareti; cancelli, porte, finestre, bagni, banchi, estintori, ringhiere, sedie, tutto è stato rubato. Ma tanto…pagano i contribuenti”.

La proposta

Il cittadino chiude quindi lanciando una proposta: La riqualificazione di questa struttura potrebbe essere una soluzione al caso, anche perché, non è possibile che i ragazzi che vivono in queste zone debbano recarsi in altre scuole presenti in zone distanti come Gallina e Gebbione”.

Condividi