Quel parco archeologico di Reggio Calabria dove bivaccano topi, proliferano rifiuti e l’odore è nauseabondo

Il parco archeologico nei pressi di via Nicola Calipari, a Reggio Calabria, versa in condizioni drammatiche, tra spazzatura, topi e puzza di fogna

  • parco archeologico via calipari
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Di ogni angolo di questa potenzialmente meravigliosa città potremmo parlare per ore. Tra rifiuti, scarafaggi, topi, danni a marciapiedi, strade, edifici, ci sembrerebbe quasi di descrivere un teatro di guerra. E invece è solo Reggio Calabria, in preda all’incuria e all’abbandono in cui versa ormai da anni. E se i suoi angoli di immensa bellezza e straordinaria valenza storica ci sono ancora e resistono al tempo e alle persone, è anche vero che i luoghi degradati aumentano a vista d’occhio. Nella quasi indifferenza istituzionale.

Le foto in alto arrivano dalla zona di via Nicola Calipari e in particolare da un parco archeologico sconosciuto a molti, sommerso da spazzatura, topi e odore nauseabondo di fogna. Una sorta di bomba chimica in un parco comunale che crea non pochi disagi a residenti ed esercenti della zona. Le attività vicine, infatti, tra cui un bar, hanno difficoltà persino a lavorare. E d’altronde, tra topi e puzza chi riuscirebbe a prendere tranquillamente un caffè o una bevanda fresca? Una situazione, quella del parco archeologico di via Calipari, non più sostenibile che necessita di interventi immediati per far fronte ad una emergenza socio-sanitaria che rischia di deflagrare da un momento all’altro.

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