Sampdoria, sentenza di omologa definitiva: i blucerchiati fanno la storia del diritto sportivo, tutte le differenze con la Reggina

La Sampdoria ha ottenuto l'ok definitivo all'omologa (invece quella della Reggina festeggiata il 12 giugno da Saladini e Cardona era provvisoria): scritta un'importante pagina nella storia del calcio

StrettoWeb

La Sampdoria ha ottenuto l’ok definitivo all’omologa per la ristrutturazione del debito. Il club blucerchiato e il Tribunale di Genova hanno fatto la storia del diritto sportivo: è la prima volta che una società sportiva riesce a stralciare il proprio debito, nel caso della Sampdoria abbattendo 90 milioni di debiti sui circa 150 complessivi. Adesso anche la Covisoc dovrà riconoscere gli accordi e la Sampdoria potrà pagare anche i debiti sportivi residui, ancora giacenti, secondo quanto pattuito con i creditori.

Le differenze con la Reggina sono enormi: fino ad oggi, infatti, la Sampdoria ha pagato per intero l’importo delle tasse sportive, proprio per evitare sanzioni come accaduto alla Reggina. Il club blucerchiato, inoltre, si è regolarmente iscritto al campionato di serie B con il decreto salva calcio, come aveva già fatto lo scorso anno, come aveva fatto la Reggina di Saladini nel 2022, come fanno ogni anno tutti i club, come se l’omologa ancora non esistesse (in effetti non esisteva!). La Sampdoria, insomma, ha rispettato le regole, ha pagato regolarmente tutto quello che doveva pagare e ha aderito ad una norma dello Stato senza mai metterla in conflitto con le scadenze federali, che invece ha onorato per intero tranne alcuni pagamenti dei calciatori nei mesi scorsi che infatti le sono costate gli attuali due punti di penalizzazione in campionato.

La Sampdoria, in ogni caso, è in una situazione di forte difficoltà proprio per la crisi del club: lo scorso anno è retrocessa dalla A alla B e adesso si trova penultima in classifica nel torneo cadetto, con tre partite in più rispetto al Lecco ultimo. Insomma, nonostante l’ok definitivo dell’omologa la situazione della Sampdoria è critica a dispetto di chi considera il club blucerchiato un “privilegiato“. Di certo c’è che per ottenere l’omologa definitiva, la Sampdoria ha fissato al 35% la percentuale di pagamento delle tasse con lo Stato e ha ottenuto l’ok preventivo da tutti i creditori in media ad un valore del 45% prima di avere l’omologa. La Reggina, come si potrà ricordare, per mesi aveva agito con molta presunzione e – insieme al Tribunale di Reggio Calabria – aveva proposto un’omologa con appena il 5% di pagamento delle tasse che ovviamente i creditori non hanno accettato.

La Sampdoria, quindi, ha stralciato il 60% del proprio debito; la Reggina invece avrebbe voluto stralciarne il 95%. Una differenza enorme e decisiva. La Sampdoria, ancora, ha onorato tutti i pagamenti in attesa dell’omologa definitiva; la Reggina invece per oltre sei mesi non ha pagato il corrente in attesa di avere l’omologa; la Sampdoria non si è iscritta al campionato usufruendo di un’omologa che ancora non aveva, ma si è iscritta per le vie tradizionali; la Reggina invece ha provato ad iscriversi usufruendo di un’omologa che non c’era, e infatti poi è stata correttamente esclusa.

La Sampdoria ha trovato l’accordo con i creditori prima di avere l’omologa; la Reggina invece ha provato ad imporre le proprie condizioni ai creditori che hanno rifiutato e fatto ricorso in Appello. La Reggina, in sostanza, non ha mai avuto l’omologa ma soltanto un ok del Tribunale a quella che era una proposta di omologa non accettata dai creditori. E intanto non ha onorato le scadenze federali, compresa quella per l’iscrizione. Ecco perchè la Reggina è stata correttamente esclusa dalla scorsa serie B.

Per quanto riguarda la Sampdoria, è un grande successo amministrativo e giudiziario e una pagina importante nella storia del diritto sportivo che potrà in futuro essere replicata anche da tutti gli altri club. Ma la crisi aziendale della Samp resta molto seria e l’ok all’omologa non è in alcun caso una garanzia di migliori risultati sul campo: la squadra deve assolutamente evitare la retrocessione in serie C, altrimenti nonostante lo stralcio debitorio sancito con quest’operazione, i nuovi debiti saranno assolutamente insostenibili.

PS: in alcun caso l’omologa prevede la garanzia che la Samp debba essere promossa in serie A o addirittura rimanerci il prossimo anno, come erroneamente alimentato nei giorni scorsi da fantasiose teorie complottiste che dilagano sul web. Lo dimostra proprio il fatto che l’ok dell’omologa arriva con la squadra penultima in classifica in serie B.

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