Catanzaro, Vivarini: “tifosi, che spettacolo. La classifica fa piacere, ma…”

Le parole del tecnico del Catanzaro Vincenzo Vivarini al termine del match vinto contro la Feralpisalò per 3-0

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“Siamo stati poco attenti nel primo tempo, non dando continuità e concedendo troppe volte le ripartenze a loro, facendo con superficialità alcune cose che avevamo preparato, ma nella ripresa abbiamo risistemato non possesso e aggressività, venendo fuori alla grande e legittimando il risultato”. Così il tecnico giallorosso Vincenzo Vivarini al termine di Catanzaro-Feralpisalò, match vinto dai calabresi per 3-0.

Gli episodi determinanti coi cambi? Sì, ma gli episodi bisogna crearli. Il primo gol di oggi è stato quasi identico di quello di Donnarumma a Lecco, con un bel lavoro in fase di non possesso che porta a rubare palla agli avversari. Poi è chiaro che i risultati li fai con i giocatori e la testa giusti. Io non ho 10 giocatori, ma 24-25. Mi dispiace che non ho fatto giocare D’Andrea, ma tutti stanno sul pezzo e tutti vogliono il risultato, poi c’è chi è fortunato a partire dall’inizio e chi parte dalla panchina. E’ corretta la competizione tra loro, ma il gruppo è buono”, ha continuato.

Sulla coppia d’attacco: Donnarumma e Iemmello insieme? Hanno fatto bene, all’inizio c’è stata una bella combinazione, siamo contenti del lavoro che stanno facendo. Oggi c’era questa possibilità di metterli insieme. Iemmello ha fatto più il rifinitore ma ci serviva, ci dava spazio. Oggi era la partita che ci aspettavamo, con loro molto chiusi, e avevamo bisogno di un finalizzatore in più. Donnarumma lo stavamo aspettando e in queste due settimane abbiamo lavorato su intensità e cattiveria. Penso si sia visto, la sua condizione comincia a essere buona”.

Sulla classifica, Vivarini non si sbilancia e continua a predicare piedi per terra: “la classifica è importante perché dobbiamo consolidare la categoria, anche la partita di oggi dimostra che se noi abbassiamo un po’ cattiveria, intensità e rabbia è un problema, perché nel primo tempo potevamo prendere gol. La classifica fa piacere, ma bisogna guardarla a marzo-aprile, non ora, perché guardarla ora può portare a dei problemi, perché possiamo pensare a chissà cosa. I tifosi bene, è diventato uno spettacolo ogni fine gara, io mi metto lì a guardare. Il calcio è passione ed entusiasmo, sono contento di questo, ma io ragiono con razionalità e so che bisogna stare coi piedi per terra sennò rischiamo di fare figuracce perché le partite sono sempre tutte equilibrate”.

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