Noemi Spinetti, il bergamotto e il dialetto: quando la calabresità diventa valore | INTERVISTA

Anche l'influencer Noemi Spinetti a Reggio Calabria per parlare di bergamotto durante l'evento dedicato all'agrume, Bergarè

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L’evento tutto reggino Bergarè che si è svolto nei giorni scorsi per celebrare il Bergamotto di Reggio Calabria, ha visto la presenza di diversi addetti ai lavori, esperi del settore, ma non solo. Raccontare il bergamotto tipico di questa terra, infatti, è un imperativo imprescindibile per far sì che questo prodotto sia sempre più conosciuto ed abbia la connotazione che gli spetta quando si parla di qualità e di frutto originale, ovvero quella reggina. Il bergamotto, infatti, è di Reggio Calabria. Se coltivato in altri luoghi non presenta aspetto, caratteristiche, sapore e profumo dell’agrume reggino.

Per questo motivo, allo scopo di diffondere e divulgare quanto possibile sul bergamotto di Reggio Calabria, sulla filiera e sul commercio dello stesso, sono giunti a Reggio, da più parti d’Italia, anche comunicatori di professione. Oltre ai giornalisti hanno partecipato all’evento diversi Content Creator calabresi. Tra questi vi era Noemi Spinetti, Social Media Manager, Influencer e Content Creator, che ha fatto della calabresità il suo marchio distintivo. Noemi, che ha quasi centomila followers su Instagram, è diventata virale grazie e Tic Toc.

Ti racconto la Calabria e mi racconto anche io con un pizzico, forse un po’ di più, di ironia“, scrive lei stessa sui social. E ancora: “sognavo Hollywood ma poi mi sono svegliata in Calabria: adesso ve la racconto e mi racconto“, precisa Noemi che nel 2021 è stata nominata Rappresentante della Calabria da Vanity Fair Italia.

Noemi Spinetti e il dialetto

Uno dei segni distintivi di Noemi è il dialetto, ovvero quell’enorme bagaglio culturale che ognuno dovrebbe tenersi ben stretto, perché anche quando non lo parliamo ci dice chi siamo e da dove veniamo. “In italiano esprimo i concetti, in dialetto i sentimenti“, dice spesso Noemi Spinetti. Quei sentimenti che, descritti in italiano, non avrebbero la stessa connotazione e la stessa valenza che avrebbero in dialetto.

Ci sono infatti concetti che non possono essere espressi se non in dialetto e sono eredità di un bagaglio culturale e sociale che ognuno di noi si dovrebbero dietro per comprendere dove andare. E allora, come dice Noemi, in quest’ottica non si comprende come vi siano calabresi che provino a rinnegare le proprie origini, dialetto compreso.

Di seguito l’intervista integrale a Noemi Spinetti:

Intervista a Noemi Spinetti, l'influencer che racconta la Calabria
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