Reggina, la Fenice cade ancora in casa: il Trapani è troppo forte e sbanca il Granillo per 0-2

La Fenice Amaranto perde la terza gara stagionale, nonché la terza interna: la capolista Trapani passa agilmente al Granillo per 0-2

StrettoWeb

Nessuna sorpresa al Granillo. Il Trapani è più forte, troppo più forte, di una Fenice Amaranto non pervenuta esclusi dieci minuti del primo tempo. A Reggio Calabria, questo pomeriggio, finisce 0-2 per i siciliani, sempre più primi e sempre più devastanti. Balla e Kragl i marcatori nel primo tempo.

Le scelte. Per la squadra amaranto c’è il ritorno di Rosseti, da titolare. Conferme anche per Girasole e Barillà. Tornano titolari anche Salandria e Aquino, dal primo minuto Perri. La Fenice Amaranto per quest’oggi insolitamente in maglia bianca in casa, granata per i siciliani ospiti.

La partita. L’inizio c’è, anzi no. Fumogeni dalla Curva Sud, non si vede nulla, si comincia con cinque minuti di ritardo. Poco cambia. La partenza del Trapani è micidiale. Le prove del gol sono al 5′, con Kragl da fuori a impegnare Martinez, il quale mette in corner. E’ proprio l’angolo da cui arriva subito il vantaggio, con Balla a scambiare nello stretto con l’ex Messina e a beffare il portiere sul suo palo. Per venti giri di orologio, i primi, la Fenice praticamente non la vede, non riesce a uscire. Solo per dieci minuti, nella parte centrale del primo tempo, impensierisce la difesa, alzando pressione e baricentro. Qui arriva due volte al tiro, con Provazza prima (fischiato fuorigioco, ma dubbio) e Rosseti poi. E’ tutto qui, la pressione finisce e il Trapani torna ad attaccare, raddoppiando. Al secondo affondo il secondo gol: bella azione che parte dai piedi fatati di Balla, pallone sulla sinistra, dentro per Kragl, il quale col piattone fa 2-0. Si chiude così il primo tempo: due affondi, due reti, avanti col minimo sforzo e con pochi rischi. Sta tutta qui la forza del Trapani.

Nella ripresa la squadra di Trocini non fa praticamente nulla neanche per provare a riprenderla, mentre il Trapani dimostra perché ha una difesa di ferro e solo due gol subiti. Succede pochissimo se non la melina dei siciliani, che la mettono in ghiaccio; la girandola dei cambi; qualche giallo e qualche occasione di marca granata. Nonostante la presenza di Rosseti, comunque ancora in condizione precaria, si conferma la scarsa inconsistenza offensiva degli amaranto. Anche negli altri due reparti, però, oggi non c’è storia. In mezzo al campo giganteggia l’onnipresente Ba e i talentuosi Balla e Kragl, dietro la squadra di casa annaspa ogni qualvolta, soprattutto nel primo tempo, il Trapani affonda.

Netta la differenza tra le due squadre in campo. E pensare che c’era chi, in dirigenza, immaginava di poter competere con il Trapani. La verità è che chiunque fosse stato designato a far ripartire il calcio a Reggio Calabria – inclusa la Fenice – avrebbe dovuto recitare oggi il ruolo del Trapani e quantomeno giocarsela con loro. Senza alcun alibi su preparazione, ritardi e partite ravvicinate. Non è invece così. Ma chissà quale altra scusante verrà trovata oggi dalla società…

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