“Catania città universitaria”: 100 milioni di euro per Montevergine, tutte le novità

Catania, a Palazzo degli elefanti è stato presentato il piano di riqualificazione e rigenerazione urbana delle aree dismesse del vecchio ospedale Vittorio Emanuele

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A Palazzo degli elefanti a Catania è stato presentato il piano di riqualificazione delle aree dismesse del vecchio ospedale Vittorio Emanuele, sulla collina di Montevergine.

Il Sindaco Trantino: “svolta per Catania”

 “La forte sinergia fra Città e Università, voluta dalle rispettive Amministrazioni e il contributo fattivo delle altre istituzioni, a cominciare dal consiglio comunale con cui condivideremo il percorso, segna una svolta per la città di Catania – ha evidenziato il sindaco Enrico Trantinoun piano lanciato tre anni addietro dall’allora presidente della Regione Musumeci e che ha già portato alla demolizione del vecchio Santa Marta, all’avvio dei lavori per il museo dell’Etna e ora prosegue nel nucleo di Montevergine e dell’Antico Corso e non solo, con nuove importanti iniziative per contribuire a fare di Catania una città universitaria, a misura dei suoi abitanti e promuovere una trasformazione basata sulla cultura, dell’accoglienza, per fare della nostra città un ecosistema urbano sostenibile”.

Il Rettore: “avremo 1.300 posti letto per gli studenti”

“Nell’area dell’ex ospedale Vittorio Emanuele, grazie alla concessione in comodato gratuito da parte della Regione siciliana, costruiremo circa tremila nuovi posti aula, in una zona che è a pochissima distanza dai dipartimenti di Scienze umanistiche, Scienze della formazione e Giurisprudenza. Inoltre saremo in grado di allestire circa 300 posti letto; altri 300 verranno ricavati nell’area dell’ex ospedale Ascoli-Tomaselli e 90 nell’area di via Androne, vicino al dipartimento di Scienze biologiche”, è quanto afferma il rettore Francesco Priolo.

“In tal modo il numero di posti letto complessivi a disposizione degli studenti fuorisede, gestiti dall’Ersu, passerà dagli attuali 600 a quasi 1300, per cercare di coprire tutte le richieste degli aventi diritto e dare una risposta concreta a un’esigenza cronica, nella nostra città. La maggior parte dei fondi che utilizzeremo per tutti questi progetti, provengono da bandi competitivi che siamo riusciti a vincere grazie a progetti credibili che infatti sono stati accolti e finanziati. In totale, per quanto riguarda l’edilizia universitaria, questa amministrazione è stata in grado di drenare oltre 100 milioni di euro per cambiare letteralmente volto all’Ateneo, rendendolo più capiente, accogliente, funzionale ed efficiente”, conclude Priolo.

La nuova Accademia delle Belle Arti

Gianni Latino, Direttore Abact ha detto: “per l’Accademia di Belle Arti di Catania questo è un progetto in divenire per il quale è stata presentata una richiesta di finanziamento al MUR e che ha una valore straordinario: dopo oltre 50 anni, avremo finalmente una sede ufficiale. Oltre cinquemila metri quadrati dedicati alla Didattica e all’Arte progettati dallo Studio Guicciardini e Magni – come gli altri padiglioni del Museo e dell’Università – e che l’Accademia avrà in comodato d’uso per 30 anni grazie alla sinergia dell’allora presidente  Musumeci con la nostra presidente Lina Scalisi”. 

Ecco quando apriranno i cantieri

Secondo i tecnici, i primi cantieri a Catania di questi progetti in cui sono previste anche ampie zone a verde potrebbero aprire già a maggio e nell’arco di un triennio potrebbero essere quasi tutti completati.

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