Aeroporto dello Stretto, non solo Manchester: il vero obiettivo di Occhiuto è fare a Reggio la nuova base Ryanair

Aeroporto dello Stretto, la Regione Calabria e la SACAL lavorano per portare a Reggio la nuova base Ryanair: tutto l'impegno di Occhiuto per un traguardo storico

StrettoWeb

Non solo Manchester, molto più che Manchester. L’idea di Roberto Occhiuto, Presidente della Regione Calabria, è quella di fare a Reggio la nuova base Ryanair. Il governatore aveva annunciato l’accordo con Ryanair e EasyJet per 16 nuove rotte aeree nazionali e internazionali dagli scali calabresi, buona parte dall’Aeroporto dello Stretto di Reggio Calabria. In modo particolare con Ryanair l’accordo prevede 12 nuove rotte, 5 nazionali e 7 internazionali, di cui ben 8 saranno a Reggio Calabria (alcune nazionali e alcune internazionali).

Ma l’idea più ambiziosa è quella di basare almeno un aeromobile di Ryanair all’Aeroporto dello Stretto, come aveva già anticipato in un’intervista a StrettoWeb del 21 settembre l’Amministratore Unico della Sacal Marco Franchini. Avere una nuova base di Ryanair significa non solo avere molte nuove rotte aeree nazionali ed internazionali, ma anche più lavoratori nello scalo reggino e quindi un maggiore indotto su tutto l’hub dove intanto sono iniziati i lavori di ammodernamento.

I voli partiranno dal prossimo 31 marzo e quella di Manchester è, appunto, solo una delle 8 destinazioni dirette che Ryanair farà da Reggio. La Regione e la SACAL stanno lavorando alacremente per tracciare un insieme di rotte e collegamenti che possano funzionare, “dobbiamo fare in modo che questi voli abbiano un indice di capienza soddisfacente, non abbiamo alcuna intenzione di mettere voli che poi dopo pochi mesi vengano cancellati perchè sono vuoti, quindi dobbiamo fare uno studio approfondito e dei calcoli affinché non ci siano anche sovrapposizioni tra i collegamenti dei vari scali calabresi” spiegava Franchini nell’intervista due mesi fa.

Particolarmente importante è in questi giorni l’impegno della Regione Calabria e della SACAL proprio per compiere questi calcoli e fare in modo che i nuovi voli abbiano indici di capienza particolarmente accattivanti, affinché la collaborazione possa essere stabile e duratura. Non è un lavoro banale, e si deve ancora finalizzare nel rispetto della normativa comunitaria per evitare gli aiuti di Stato. Occhiuto, in ogni caso, ha già sugellato il rapporto con Ryanair: a settembre è stato a Bruxelles e ha avuto l’ok in merito dall’Unione Europea dopo un’interlocuzione intrapresa con la compagnia irlandese sin dalla scorsa estate. Dopo un decennio di chiacchiere perse nel nulla cosmico, finalmente siamo ai fatti e tra appena quattro mesi vedremo il primo volo Ryanair atterrare e decollare in riva allo Stretto. Ulteriori dettagli sulle altre sette destinazioni, con i relativi annunci ufficiali e la vendita dei biglietti, arriveranno nelle prossime settimane, verosimilmente ad inizio 2024. Il Tito Minniti, quindi, dal 2024 potrà finalmente mettere alle spalle il decennio peggiore della sua storia.

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