Messina, rinuncia ai termini per il Consuntivo: “Fratelli d’Italia valuterà, ma non accetta più richieste politiche unidirezionali”

Messina, Fdi: "sia chiaro, non vogliamo certamente essere incensati dal sindaco, né tanto meno avere riconosciuti dei meriti perché ribadiamo che il nostro operato è messo a disposizione solo della città"

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“Il sindaco Basile ci ha chiesto per il secondo anno consecutivo di rinunciare al termine dei 20 giorni previsto dall’art. 227 del D. Lgs. 267/2000 per l’approvazione del Bilancio Consuntivo e noi, dopo avervi rinunciato lo scorso anno, stavolta valuteremo se rinunciarvi o no, perché la collaborazione politica e istituzionale non può certamente essere sempre a senso unico“. A pronunciarsi in questi termini sono i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia Libero Gioveni, Pasquale Currò e Dario Carbone che spiegano: “abbiamo sempre fatto da inizio mandato un’opposizione responsabile e costruttiva, mai preconcetta o ostruzionistica e lo dimostrano anche le nostre votazioni d’Aula e pregne di contenuti negli atti importanti per la vita dell’Ente e per garantire i servizi ai cittadini“.

“L’anno scorso, grazie alla nostra rinuncia ai termini fatta insieme anche agli altri gruppi dell’opposizione – proseguono i tre consiglieri – abbiamo consentito il rinnovo dei 12 mesi ai 46 vigili concorsisti e soprattutto il nulla osta ai concorsi da parte della COSFEL che in queste settimane si stanno definendo; e forse la stessa cosa faremo anche quest’anno! Sia chiaro, non vogliamo certamente essere incensati dal sindaco, né tanto meno avere riconosciuti dei meriti perché ribadiamo che il nostro operato è messo a disposizione solo della città – precisano Gioveni, Carbone e Currò – ma proprio perché Fratelli d’Italia (che è stato il partito più votato alle Amministrative) ha il dovere di rappresentare tutti i cittadini (anche quelli che non la pensano come questa Amministrazione), non possiamo più assistere a richieste politiche unidirezionali senza mai ottenere anche un minimo riscontro di quelle nostre espresse legittimamente e pubblicamente in Aula e non certamente in “camera caritatis”. Avevamo chiesto per esempio – ricordano i tre consiglieri – di mantenere la scontistica sulla Tari a chi conferisce nelle isole ecologiche e di estendere ad altre categorie le agevolazioni per le riduzioni e c’è stato tutto bocciato! Abbiamo chiesto di evitare la cordolatura in alcuni tratti stradali motivandola con difficoltà oggettive e ci è stato risposto picche! Avevamo previsto dei miglioramenti nel Regolamento sugli artisti di strada, ma non sono stati nemmeno considerati! Abbiamo chiesto in più occasioni il varo di un nuovo bando per l’emergenza abitativa che manca da più di 5 anni e credo che per questo possiamo rivolgerci alla trasmissione “Chi l’ha visto”.

“Per non parlare poi – aggiungono gli esponenti di FdI – della richiesta di aumentare il limite di età nel bando a MessinaServizi, della richiesta della terza Municipalità a guida Fratelli d’Italia di aumentare il personale e di avviare il servizio di rilascio delle carte d’identià essendo fra le 6 la più popolosa, di un’attenzione maggiore nella gestione degli impianti sportivi e in ultima (ma potremmo ancora proseguire l’elenco) la nostra richiesta di far slittare l’intervento programmato da Amam del 15 dicembre! Tutto inesorabilmente bocciato o disatteso. E quindi? Il nostro gruppo viene politicamente considerato solo quando dovremmo venire incontro alle esigenze o scadenze di questa Amministrazione? Non funziona e non può funzionare così – concludono Gioveni, Carbone e Currò – perché la politica è l’arte della mediazione, per cui semmai dovessimo accogliere l’ennesima richiesta del sindaco, lo faremmo solo, oltre che per senso di responsabilità nei confronti della città, anche solo come ultimo banco di prova concesso a questa Amministrazione che ci dovrà dimostrare con i fatti di voler invertire veramente la rotta”.

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