Messina: la Casa Mosè di Camaro disponibile ad accogliere i migranti minorenni

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Immigrazione: arrivata nave con 294 profughi a TarantoEsiste l’emergenza immigrati a Messina, ma esistono anche strutture e volontari disposti a dare una mano. E’ il caso di una casa di prima accoglienza per i minori non accompagnati. Si tratta di “Casa Mosè“, la struttura aperta dall’Ai.Bi. (Amici dei bambini) a Camaro Superiore, Messina.

L’associazione, di fronte la continua emergenza sbarchi e i problemi relativi ai minori non accompagnati, ha deciso di aprire una nuova struttura in cui sono già stati accolti 16 minori stranieri non accompagnati (Misna) arrivati tra sabato e domenica dopo un ulteriore sbarco nel Canale di Sicilia.

La “casa” è stata allestita in un istituto concesso in comodato d’uso per i prossimi 5 anni dalle Suore Figlie di Maria Immacolata. “Il nostro Centro di Prima Accoglienza offre ai minori stranieri non accompagnati servizi alla persona, corsi di lingua italiana, assistenza sanitaria e, unico esempio in tutto il territorio, anche assistenza educativa garantita dalla presenza di pedagogisti – ha spiegato Dinah Caminiti, referente Ai.Bi. Sicilia – Ma la cosa più importante è che i ragazzi ospitati vengono chiamati per nome e trattati con amore filiale dai nostri operatori”. Tutto questo però non basta e l’Ai.Bi. continua a chiedere la costituzione di “un tavolo di regia fra le associazioni, enti locali e istituzioni per non disperdere gli sforzi”.

Dopo quattro anni di sbarchi incessanti, l’emergenza è diventata una preoccupante quotidianità che acuisce la profondità delle falle di un sistema che da tempo avrebbe dovuto darsi un coordinamento e un’organizzazione – ha sottolineato la referente Ai.Bi. – Una situazione in cui i costi non consentono più la sostenibilità degli interventi e che fa ribadire l’appello delle 12 Ong, tra cui Ai.Bi., con il quale si chiede che venga attivato urgentemente dal governo il Fondo nazionale per i Misna”.

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