Casello Villafranca- Messina: Garofalo fa pressione sul CAS per ottenere lo sconto sul pedaggio

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autostradaIn una lettera del 24 giugno 2014, l’onorevole Vincenzo Garofalo (NCD) scriveva al presidente del CAS, Consorzio autostrade siciliane, dott. Rosario FaraciSono lieto di apprendere che il CAS ha aderito al Piano di sconti sul pedaggio promosso per il pendolari dal Ministro delle Infrastrutture, Le chiedo di conoscere, tuttavia, con quali misure l’adozione di questo accordo sia stata comunicata agli utenti che possono beneficiarne.” Lo sconto avrebbe dovuto riguardare in particolare i pendolari che quotidianamente si spostano da e per Villafranca e Messina.                                                                             

 Il 16 luglio Garofalo ha scritto di nuovo al presidente del CAS spiegando cheda anni gli abitanti di Villafranca Tirrena, sono spesso costretti a viaggiare ogni giorno per ragioni di lavoro o di studio verso Messina, ce hiedono di essere esentati dal pagamento  del pedaggio autostradale. Lo stesso Consorzio, condividendo le istanze dei residenti del Comune della zona Tirrenica, nel 2011 ha segnalato all’Anas la questione, peculiare soprattutto se si tiene conto del fatto che il tratto autostradale da loro percorso per raggiungere Messina è inferiore a quello che si pecorre per raggiungere, ad esempio, da Messina Tremestieri dove, giustamente, non viene richiesto il pagamento di alcun pedaggio. Rispetto a questo Le chiedo di conoscere se sono stati assunti in merito ulteriori iniziative e se non ritenga opportuno riconsiderare l’istanza delle cinquecento famiglie residenti a Villlafranca Tirrena prevedendo per loro, magari attraverso l’obbligo dell’utilizzo del telepass o in qualunque altro modo il Cas riterrà opportuno, l’esenzione dal pagamento del pedaggio o quantomeno una riduzione dello stesso che oggi costa euro e venti a tratta.”

Dopo qualche giorno, il 22 luglio, prosegue il carteggio di Garofalo che rivolgendosi nuovamente a Faraci dice: “Ho avuto modo di leggere, sul quotidiano on line “Tempo stretto”, l’intervista al Vicepresidente del Consorzio Autostrade Siciliane nella quale l’avv. Gazzara adduce l’impossibilità di eliminare il  pedaggio al casello di Villafranca Tirrena al fatto che il Consorzio ne ricava una cifra compresa tra i 2 milioni e 700 mila euro e i 2 milioni e 800 mila euro. Ben consapevole della crisi finanziaria che attanaglia, oltre alle famiglie, anche gli enti pubblici nella missiva inoltrata alla Sua attenzione non chiedevo di abolire il pagamento ma di prevedere l’esenzione solo per le circa cinquecento famiglie che utilizzano lo svincolo di Villafranca per raggiungere le proprie abitazioni e che incidono sull’incasso complessivo del Consorzio in una quota di certo nettamente inferiore a quella indicata dall’avv. Gazzara. Questo tipo di intervento da parte Vostra si porrebbe in perfetta sintonia con la logica sottesa all’accordo raggiunto tra il Ministero dei Trasporti ed i gestori della rete autostradale.(…)”

Adesso, il deputato del Nuovo centrodestra torna a chiedere al Presidente del Consorzio Autostrade Siciliane l’esenzione del pagamento del pedaggio autostradale per le famiglie che risiedono nei Comuni limitrofi a Villafranca Tirrena.

“Ben consapevole della crisi finanziaria che attanaglia, oltre alle famiglie, anche gli enti pubblici– scrive Garofalo- non chiedo di abolire il pedaggio al casello ma di prevedere l’esenzione del pagamento solo per le circa cinquecento famiglie che lo utilizzano per raggiungere le proprie abitazioni. Il pedaggio di 1 euro e 20 che i residenti sono costretti a pagare, infatti- spiega- è elevato alla luce del breve tratto percorso e crea, come già ho avuto modo di denunciare, una disparità di trattamento con chi abita a Tremestieri e ha l’accesso gratuito allo svincolo. Consentire il libero accesso ai residenti darebbe un grande beneficio alle famiglie sulle quali oggi pesa il costo del pedaggio a fronte di uno sforzo minimo da parte del Consorzio dal momento che inciderebbe in una misura davvero esigua sui quei 2 milioni e settecento/ottocentomila euro che, come sottolineato dal vicepresidente del Consorzio avv Gazzara, il CAS incassa dal casello di Villafranca”.

 

 

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