Giustizia, Crosetto sotto attacco per aver espresso una preoccupazione: “dovrei avere paura?”

Le parole preoccupate del ministro Guido Crosetto sulla magistratura hanno alzato un polverone che sta travolgendo tutto il mondo politico

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Il tema giustizia scalda gli animi, di nuovo, al governo. Si parla di un altro scontro tra governo e magistrati, con l’opposizione che va all’attacco dell’esecutivo, ma in realtà è semplicemente il solito arroccarsi di una certa magistratura su posizioni che non permettono di esprimere un’opinione esterna, in questo caso una preoccupazione, che arrivi essa dal governo o da chicchessia. E allora succede che il ministro Guido Crosetto in un’intervista al Corriere della Sera sostiene che il governo può essere messo a rischio solo dall'”opposizione giudiziaria” e riferisce di aver saputo di “riunioni di una corrente della magistratura” in cui si dibatte di come “fermare la deriva antidemocratica a cui ci porta la Meloni”.

Una preoccupazione espressa, quella di Crosetto, proprio nel giorno in cui l’Anm riunisce a Roma gli iscritti sugli attacchi avvenuti nei mesi scorsi da governo e maggioranza ai magistrati – a partire dalla giudice catanese Iolanda Ippolito – che hanno sconfessato il dl Cutro in materia di migranti. L’accusa del ministro è “una fake news” che “non ha alcun fondamento” e “fa male alle istituzioni“. È un “attacco” ai magistrati, ma anche “una rappresentazione malevola dell’impianto istituzionale del Paese“, ribatte il presidente dell’Anm, Giuseppe Santalucia, che ritiene “fuorviante” la rappresentazione di una magistratura “che rema contro” e che si fa “opposizione politico-partitica“.

Crosetto: “il mio intervento sulle toghe non concordato con Meloni”

No“. Così il ministro della Difesa Guido Crosetto ha risposto alla domanda di Affaritaliani.it se il suo affondo contro una parte della magistratura sia stato preventivamente concordato con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. “Una risposta al fondo di un’intervista su tutt’altro. Una risposta nella quale racconto una cosa riferitami. Una preoccupazione, non un attacco. Dico che voglio riferire al Parlamento. Vengo attaccato, insultato, minacciato, offeso. Preventivamente. Dovrei avere paura? Non ne ho“, scrive Crosetto su X.

Se interessati, incontrerei molto volentieri il Presidente dell’associazione Magistrati Santalucia ed il suo direttivo per chiarire loro le mie parole e le motivazioni. Così capiranno che alla base c’è solo un enorme rispetto per le istituzioni. Tutte. Magistratura in primis“, precisa ancora il ministro della Difesa.

Questo anche per rispondere al segretario di Magistratura democratica, Stefano Musolino, che etichetta  le parole del ministro Crosetto come “un monito” alla magistratura a “conformarsi agli scopi del governo“.

Crippa: “le toghe colpiscono quando il centrodestra è forte”

Crosetto ha ragione, la magistratura in Italia, non tutta però gran parte, ha sempre dimostrato che il centrodestra, quando è forte deve essere colpito. Salvini è l’esempio che una parte della magistratura non è che indaga in base a un’oggettiva colpevolezza ma in base ad appartenenze politiche. Quindi se sei di centrodestra sei penalizzato e mi aspetto, visto che il centrodestra è forte, come ha detto Crosetto qualche indagine o diceria, qualche intercettazione che verrà magari fuori tra qualche giorno su qualche giornale di sinistra“. Lo ha dichiarato il vice segretario della Lega, Andrea Crippa, intercettato fuori da Montecitorio.

La Russa: “registro l’allarme di Crosetto, ma non ho elementi”

Registro l’allarme di Crosetto” sulla opposizione giudiziaria che minaccerebbe il governo, “se teorico” e se riferito al fatto “che nella storia alcuni abbiano tentato di fare politica a colpi di sentenze” allora “lo condivido“, “però io non ho elementi“. Lo ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, a Direzione Nord. “Anzi sono stato all’inaugurazione di Magistratura democratica e ho ricevuto più applausi quando ho finito di quando ho cominciato” ha ricordato.

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