L’orrore della gestione del Covid in Italia: la terribile storia di Enzo Galli, morto in ospedale

Nel documentario “La morte negata” del regista Alessandro Amori si racconta, tra le altre, la storia di Enzo Galli, morto di Covid

StrettoWeb

Simonetta Filippini ed Enzo Galli, marito e moglie originari di Firenze e residente a Campi Bisenzio, erano arrivati a New Delhi, in India, il 19 aprile 2021. Il lungo viaggio intrapreso dai due sarebbe servito ad adottare la piccola Mariam Gemma. Il 28 aprile dello stesso anno, prima della partenza, i due coniugi risultano positivi al Covid. “Sono venuti a prendermi con l’Esercito e mi hanno portato in un ospedale indiano“, racconta la donna. Quello che doveva essere il momento più bello per una coppia di genitori adottivi si stava trasformando in un incubo.

Per far ritornare la coppia a casa erano necessari 140 mila euro, e solo l’8 maggio, grazie al contributo economico di parenti, amici, famiglie adottive e cittadini, la famiglia è riuscita a tornare a casa con volo privato. Già in India le condizioni di salute di Enzo sembravano essere in ripresa, grazie ad un farmaco somministrato dagli operatori sanitari e approvato da AIFA. Giunti in Italia i due vengono ricoverati all’ospedale Careggi di Firenze, spiega l’avvocato Carlo Taormina. “Io ero nel reparto di malattie infettive e mio marito in subintensiva“. racconta oggi la donna. L’ospedale fiorentino decide di sospendere il farmaco che Enzo Galli prendeva in India. “Questi hanno violato linee guida e protocolli“, chiosa Taormina.

“Qualcosa non va”

A quel punto inizia il lungo calvario dell’uomo che si conclude con la sua morte. “Io mi rendo conto che c’è qualcosa che non va“, racconta Simonetta Filippini. Lei, intanto, si riprende e inizia a ricevere messaggi dal marito che le racconta delle terapie dubbie che gli vengono somministrate, delle ore trascorse senza che nessuno andasse a cambiarlo e arriva persino a registrare infermieri e medici che lo richiamano quando lui prova a fare domande, accusandolo persino di inviare messaggi non veritieri alla moglie.

Mi disse che gli davano qualcosa che gli stonava la testa“, racconta la moglie che decise di contattare l’ospedale e venne rassicurata: era tutto sotto controllo. “Oggi mi hanno buttato a terra il telefono un sacco di volte“, scriveva però il marito. E ancora: “mi hanno legato con delle bende“. E’ pieno di lividi ed ecchimosi e invia le foto alla moglie. “Ho il naso tutto rotto“. I messaggi ad un certo punto smettono di arrivare e Simonetta viene contattata dai medici: “per suo marito non c’è più nulla da fare“.

La morte negata

Una storia terribile quella di Enzo che viene oggi raccontata nel documentario “La morte negata” del regista Alessandro Amori. “Il documentario nato da un’idea del Comitato Nazionale Psicologi EDSU e con all’interno le testimonianze fornite dal Comitato Nazionale Familiari Vittime Covid si propone di portare alla luce le drammatiche vicende scaturite dai protocolli sanitari durante lo stato di emergenza Covid“.

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