Reggio Calabria, l’Amministrazione comunale vacilla in Commissione Bilancio: non c’è un presidente ma si procede lo stesso

Questa mattina la Commissione Bilancio del Comune di Reggio Calabria ha approvato il bilancio consolidato per l'esercizio 2022

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Amiamo così tanto questa città e questo territorio che essere costretti a dire “ve l’avevamo detto” quasi ci dispiace. Ma noi lo avevamo ampiamente anticipato (come si può vedere dai due articoli in calce): dopo la sentenza Miramare e il rientro del sindaco Falcomatà, Comune e Città Metropolitana di Reggio Calabria avrebbero subito dei contraccolpi non indifferenti. E così è stato. Sorvolando sul fatto, comunque rilevante, che non c’è ancora una giunta, i problemi molto più concreti sono anche altri.

Questa mattina è stata convocata una delle commissioni più importanti, ovvero quella al bilancio, con all’ordine del giorno un unico punto: l’approvazione dello schema di bilancio consolidato per l’esercizio 2022. Ebbene, nonostante il bilancio sia stato approvato, con 11 sì, 5 no e un astenuto, c’è un problema di fondo: alcuni consiglieri hanno sollevato dubbi sulla legittimità della commissione stessa.

Commissione Bilancio senza presidente

Accade questo: dopo il rientro dei consiglieri titolari che erano stati sospesi, il presidente della Commissione Bilancio, ovvero Ruvolo, è tornato a casa in quanto il titolare del seggio in Consiglio Comunale, Zimbalatti, ha ripreso il proprio posto. La commissione, quindi, è di fatto rimasta senza presidente. In questi casi il regolamento prevede che questo vada rieletto dalla commissione entro dieci giorni. Peccato però che la sentenza Miramare sia arrivata il 25 ottobre, dunque oltre un mese fa.

La rielezione del presidente, secondo la norma dell’art. 25 del “Regolamento per l’organizzazione e il funzionamento del Consiglio Comunale e delle Commissioni consiliari“, prevede che il Presidente del Consiglio, in questo caso Enzo Marra, provveda a convocare la commissione entro i 10 giorni successi alla comunicazione formale delle dimissioni (nel nostro caso il presidente è decaduto), affinché si proceda alle elezioni del nuovo presidente. Questo però non è stato fatto. Il motivo? E’ quasi lapalissiano: evidentemente non c’è un accordo in maggioranza su chi nominare. E non si tratta solo della Commissione Bilancio, che è la più importante, ma anche di altre due commissioni.

Bilancio consolidato in ritardo

La Commissione Bilancio non si riuniva da più di tre settimane, ma oggi la convocazione si è resa necessaria per approvare il bilancio consolidato già in ritardo (l’approvazione di oggi doveva avvenire entro il 30 settembre). L’amministrazione si è giustificata dicendo che il termine dei dieci giorni è ordinatorio e non perentorio, ma la verità è che oggi Marra si è dovuto assumere la responsabilità politica di questa commissione presieduta dal vicepresidente Cuzzocrea. Il regolamento, però, dice tutt’altro.

Questa prima commissione bilancio deve provvedere a discutere i problemi della città e non può essere bloccata ma il fine non giustifica i mezzi. Non possiamo superare le previsioni statutarie e i regolamentari – ha detto il consigliere Armando Neri, che insieme al consigliere Minicuci si è detto contrario alla mancata elezione del nuovo presidente –. Le commissioni devono essere rette da presidenti eletti. Secondo me la commissione costituita in questi termini non può deliberare. Non so perché il presidente non venga eletto, ma gli atti licenziati devono esserlo senza dubbi di sorta. Io propongo di votare un presiedente, anche oggi, e dopo si può discutere un consolidato“.

Sul punto è intervenuto il consigliere Sera, asserendo che il “presidente è stato surrogato un mese fa quindi la commissione è valida“, e anche l’assessore Calabró, che ha tenuto a precisare “che non siamo in una partita di calcio e non abbiamo ricevuto comunicazioni dalla prefettura“, dunque i lavori potevano proseguire.

Perdita di trecento mila euro per Castore

Alla fine dunque, il bilancio consolidato è stato approvato, ma non senza inciampi. Durante la discussione è emerso che Castore non ha ancora approvato il bilancio e si è parlato di una perdita di circa trecento mila euro. I dipendenti, infatti, sono in protesta per gli stipendi. Ma questa è un’altra storia sulla quale, ahinoi, torneremo presto.

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