Piste ciclabili a Reggio Calabria: Viale Aldo Moro “salvato” dai cittadini, ciclovia sul Viale Messina

Oggi in commissione Controllo e Garanzia si è parlato ancora delle piste ciclabili in via di definizione a Reggio Calabria

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E’ stata convocata nuovamente questa mattina la IX commissione Controllo e Garanzia con un unico punto all’ordine del giorno l'”Aggiornamento Controllo atti amministrativi piste ciclabili – in audizione RUP Arch. Bruno Doldo“. Il presidente della commissione Massimo Ripepi ha spiegato che l’intento della convocazione era quello di “completare la discussione. Avevo chiesto all’architetto di venire di nuovo vista l’urgenza, per spiegare meglio e in maniera approfondita i percorsi delle piste ciclabili, le varie fasi e i lotti“.

A rispondere alle domande di Ripepi c’era, in sostituzione di Doldo in quanto in sopralluogo sui cantieri con il sindaco, dato che “siamo in fase di chiusura”, il Rup Carmen Santagati. Io posso rispondere delle ciclovie del progetto PNRR – ha anticipato Santagati – ma non ho contezza di quello di Bicincittà e della Ciclovia della Magna Grecia“. Un dato concreto emerso durante la seduta è che la pista ciclabile di Viale Aldo Moro non si farà, a seguito della mobilitazione popolare e della raccolta firme dei cittadini. “E’ stato stralciato il progetto dal lotto uno, ma c’è stato un atto di indirizzo della giunta – spiega il Rup -. Si è chiesto di cancellare la pista sull’intera area del viale Aldo Moro, quel tratto lì è stato compensato con Viale Messina che era nel lotto numero 2“.

Piste ciclabili e riqualificazione

Un altro importante dato emerso è che le aree interessate dalle ciclovie, come ad esempio quella di Pentimele, verrano riqualificate, con potatura, risollevamento dei tombini e sistemazione degli arredi urbano. “Entro fine anno vanno chiusi i sei chilometri previsti – spiega ancora Santagati –. Poi ci sarà una sospensione per rivedere i tracciati. Non sono tracciati invasivi, tranne quello di Pentimele. Nelle altre zone resterà il colore dell’asfalto. I parcheggi verranno ridisegnati ai lati della pista, quindi non si perderanno“. L’intero progetto si concluderà a giugno 2026.

Piste promiscue, il Rup: “io non le condivido”

Uno dei nodi cruciali trattati in commissione sono le piste promiscue, ovvero quella che prevedono il transito non solo delle bici ma anche della automobili. Saranno queste ultime a dover prestare attenzione ai mezzi leggeri a due ruote. “Sono a norma – spiega Santagati -, disegnate su una strada dove c’è la possibilità per gli autoveicoli di poter utilizzare i tracciati in contemporanea con le biciclette e dove la precedenze va data alle bici. Il progetto di Bicincittà è stato tutto elaborato così”. “Io non condivido le piste promiscue, ma sono scelte tecniche prese a monte. E’ un’opinione mia personale. Non è una scelta scellerata, ma scelta tecnica, perché la normativa lo prevede“, ha spiegato il Rup.

E sul fatto che le piste promiscue non avranno un colore differente, ma saranno color asfalto, Santagati ha spiegato che la motivazione è dovuta al fatto che “siamo in un città che difficilmente accetta i cambiamenti, quindi il color asfalto” aiuterebbe a digerire meglio la novità, “però con traccia forte di segnaletica verticale e orizzontale. Ci saranno anche pittogrammi e, forse, lingue di gatto per la sera, per rendere visibile la striscia bianca al buio“.

“I percorsi – spiega il Rup – sono stati condivisi con un tavolo tecnico attivato a maggio con 18 attori istituzionali tra cui Città Metropolitana, Anas, Soprintendenza, senza che fossero sollevate obiezioni“.

Alla considerazione di Ripepi che le piste promiscue potrebbero rappresentare un pericolo, Santagati ha spiegato che sono pericolose solo nel caso in cui “non c’è l’attenzione da parte dei conducenti“.

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