“Io sono libero”, Scopelliti parla agli studenti: “non vendete mai la vostra libertà”

Giuseppe Scopelliti porta il suo libro nelle scuole: "Io sono libero" in regalo agli studenti del Severi di Gioia Tauro grazie al Gruppo Citrigno

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Io sono libero“, il libro di Peppe Scopelliti, sbarca anche nelle scuole. Dopo le decine di occasioni in cui l’ex governatore della Calabria è stato invitato a parlare della sua vicenda giudiziaria e della sua vita, raccontate nel volume scritto a seguito della detenzione, parlare di fronte ad una platea costituita perlopiù da studenti di quinta superiore è stata una formula che si è rivelata vincente. Temi come giustizia e libertà diventano, di fronte a dei giovanissimi, motivo di riflessione profonda e punti di partenza per un dibattito che, si spera, possa andare oltre la presentazione e la singola giornata di oggi.

Lo scopo dell’iniziativa è quello di portare il dibattito su questi temi rilevanti nelle scuole, regalando il libro di Peppe Scopelliti agli studenti grazie al contributo degli imprenditori. In questo caso i giovani del Severi hanno ricevuto i volumi in omaggio grazie al Gruppo Citrigno che, insieme ad altre imprese, ha sostenuto questa prima iniziativa nelle scuole.

Al tavolo dei relatori, oltre a Scopelliti, hanno preso parte Rosario Schiavone, dell’Associazione Alleanza Gioiese e candidato a sindaco alle prossime elezioni amministrative, il dirigente scolastico dell’istituto Severi di Gioia Tauro dove si è svolta la presentazione, Fortunato Praticò, il sindaco di Gioia Tauro, Aldo Alessio, il presidente della Fondazione CRE, Domenico Naccari, lo scrittore e giornalista Mimmo Gangemi. Ad introdurre i lavori è stato Rosario Schiavone, ex vice sindaco di Gioia Tauro e vittima di ingiusta detenzione, al quale il tema della libertà sta particolarmente a cuore e che, a margine dell’evento, ha commentato l’incontro sui social con una frase emblematica di Julius Evola: “Ognuno ha la libertà che gli spetta, misurata dalla statura della dignità della sua persona“.

Aldo Alessio: “con Scopelliti forte contrapposizione politica ma massimo rispetto della persona”

Dopo i saluti del dirigente del Severi Fortunato Praticò, che ha ospitato e voluto la presentazione nella propria scuola, particolarmente significativo è stato l’intervento del sindaco Aldo Alessio, il quale ha parlato del rispetto personale tra politici, anche avversari tra loro. “Voglio soffermarmi sul nostro rapporto di conoscenza e diciamo anche di amicizia – ha chiosato Alessio parlando di Peppe Scopelliti -. Io ero militante del Partito Comunista Italiano, lui era militante del Movimento Sociale Italiano, dunque c’è stata una forte contrapposizione politica ma c’è stato anche sempre il rispetto della persona. Anche oggi possiamo pensarla diversamente, ma quando si tocca la persona vuol dire che non c’è nessun ideale in testa“.

La Giustizia ingiusta e la necessità di riforme

L’avvocato Domenico Naccari, di recente nominato titolare dell’ufficio consolare onorario del Regno del Marocco, ha parlato di giustizia e in particolare della pena di quattro anni e sette mesi comminata a Peppe Scopelliti per un reato, il falso in atto pubblico, che in Italia non ha mai visto una pena simile. E probabilmente mai la vedrà.

Sempre di giustizia ha parlato anche Mimmo Gangemi, giornalista e scrittore, da tempo una delle voci più autorevoli del garantismo in Calabria, che ha ribadito la necessità di riformare la giustizia affinché in essa possano rivedersi i cittadini onesti. Gangemi ha sottolineato l’imperativo imprescindibile, in questa regione, di parlare sempre più di queste tematiche. “Non sono d’accordo sul fatto che le sentenze non possano essere commentate o giudicate. Quella di Scopelliti è stata una pena ingiusta“, ha chiosato lo scrittore.

Scopelliti: “una sola cosa non dovete mai vendere a nessuno, la vostra libertà”

Tornando a parlare del suo libro, Peppe Scopelliti ha parlato innanzitutto di territorio. Gioia Tauro, con il suo porto, è stato da sempre un punto focale della provincia reggina e della Calabria intera. E’ tornato indietro negli anni, l’ex governatore della Calabria, ricordando i tempi in cui, da trentenne presidente del consiglio regionale, denunciò il fatto, grave, che il governo italiano finanziasse con fondi statali la realizzazione del porto di Malta, gemello rispetto a quello di Gioia Tauro e in netta concorrenza con quest’ultimo.

Ma Scopelliti ha parlato anche del lato umano della sua vicenda giudiziaria. Ha raccontato la caduta di uomo che in quel momento era tra i politici più acclamati della Nazione e ha raccontato della sua ferma volontà di reinventarsi, all’indomani del suo arresto. “Una sola cosa non dovete mai vendere a nessuno: è la vostra libertà“, ha detto l’ex presidente della Regione Calabria rivolgendosi agli studenti. Grande commozione, in sala, nel momento in cui sono stati letti parti del libro riportanti i pensieri della figlia di Scopelliti, adolescente all’epoca dei fatti.

Tanti i giovani che, a margine dell’incontro, hanno chiesto Giuseppe Scopelliti una dedica nel libro ricevuto in regalo. L’interesse dei ragazzi ha rivelato la buona riuscita di un incontro che è solo il punto d’inizio di un ampio dibattito volto a dare nuova linfa vitale ad un territorio che di stimoli ha estremo bisogno.

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