Reggio Calabria e il dramma del Natale: niente SCIA per piazza Castello, “togliete le casette!”

La VI commissione presieduta da Carmelo Versace ha trattato questa mattina, di nuovo, il tema del Natale a Reggio Calabria

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Chi, qualche settimana fa, sui social ha creato un meme di Giuseppe Falcomatà in versione Grinch ha perfettamente azzeccato il paragone. Sulla questione Natale metropolitano più i consiglieri comunali di minoranza chiedono chiarimenti in merito alle modalità di assegnazione delle varie attività e sulla gestione della società in house Svi.Pro.Re., più emergono incongruenze, criticità e questioni gravi. Ancora questa mattina, 21 dicembre, si è riunita la VI commissione presieduta da Carmelo Versace per chiedere chiarimenti al dirigente, dott. Malvi, sulle procedure messe in atto per le assegnazioni delle varie attività, casette in primis.

Il dirigente Malvi ha spiegato che gli esercenti hanno pagato le autorizzazioni di Piazza Duomo e Piazza Italia in due fasi. “Ad oggi hanno pagato fino al 25 dicembre“, ha spiegato. Inoltre, ha precisato Malvi
in Piazza Castello” le attività del villaggio natalizio “iniziano oggi.  Abbiamo chiesto la SCIA per aprire il villaggio e per l’evento musicale“.

Natale sì, ma fino a quando

Ufficialmente, dunque, il villaggio in Piazza Castello inizia oggi e “dovrebbe durare fino al 31 dicembre, non fino al 6 gennaio” come invece sarà per Piazza Duomo e Piazza Italia, “se gli operatori continuano a pagare“, ha precisato Malvi. Dunque, c’è anche la possibilità che il tutto si fermi ben prima del 6 gennaio.

Per il consigliere Roberto Vizzari vanno trovati i responsabili di quello che è un “evidente fallimento. Se non ci sono condizioni per aprire casette è il caso che si tolgano“. Sul tema è intervenuto anche Armando Neri, secondo cui “gli uffici non hanno responsabilità, perché i dipendenti fanno del loro meglio nei tempi stretti che gli sono stati dati“. Neri però pone l’accento su un fatto grave emerso durante la commissione: “Ancora su Piazza Castello non c’è la SCIA. Che senso ha dunque avuto spendere soldi per montare le casette e lasciarle lì a marcire inutilmente, visto che gli operatori non erano nelle condizioni di distribuire cibo e bevande? Ma chi sta governando la macchina? – chiosa Neri -. Qui si configurano danni seri dal punto di vista erariale“.

Natale Reggio Calabria: il fallimento di Falcomatà

Il consigliere di maggioranza Giovanni Latella ha provato a spezzare una lancia a favore dell’amministrazione sottolineando che “il Natale a Reggio non passa solo per le casette. La città è stata comunque addobbata“. Saverio Anghelone, dal canto suo, ha voluto sottolineare il fatto che “se le casette erano vuote dovevano assegnarle agli ambulanti“, visto che all’invito delle associazioni di categoria hanno risposto pochi associati.

Persino il consigliere Sera, capogruppo del Pd, si è ritrovato costretto ad ammettere che “non è normale quello che è successo e che sta succedendo“. Massimo Ripepi, ha sottolineato come a suo avviso la responsabilità sia esclusivamente del sindaco Falcomatà, “che ha distrutto il NAtale di Reggio Calabria, ha passato tutto alla Svi.Pro.Re e quest’ultima ha fallito. Ma il fallimento è di Falcomatà. Ha bypassato sia la commissione che il consiglio comunale“. Ad incalzare sul punto anche i consiglieri Caridi e De Biase per i quali “la responsabilità è solo e solamente della politica e del sindaco Falcomatà“, oltre che della sua “gestione pessima” dell’organizzazione delle attività natalizie.

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