Reggio Calabria, Klaus Davi aggredito in pieno centro da una fanatica filopalestinese

Reggio Calabria: il massmediologo è stato aggredito a pochi passi da piazza Carmine dove c'è il bar Zanzibar

StrettoWeb

Il giornalista e massmediologo Klaus Davi è stato aggredito e insultato da una fanatica filopalestinese ieri sera in pieno centro storico a Reggio Calabria e precisamente a pochi passi da piazza Carmine dove c’è il bar Zanzibar. I titolari del bar hanno anche difeso il giornalista dall’aggressione della donna evitando che potesse degenerare in violenze. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri che hanno raccolto la testimonianza dei presenti, evidenziando il quadro di un episodio gravissimo in termini di intolleranza e fanatismo.

Com’è andata l’aggressione

La donna si è avvicinata a Davi mentre il famoso giornalista si trovava vicino al bar e ha iniziato ad offenderlo e insultarlo urlandogli contro “sporco sionista, servo di Israele, pezzo di merda”. La donna ha anche detto a Davi “perché ce l’hai con la Calabria? I tuoi articoli sono insultanti e offendono la nostra terra”. Davi ha poi risposto alla donna affermando: “sono un convinto sostenitore dello Stato di Israele. La Calabria vanta tra i suoi massimi pensatori Benedetto Musolini, uno degli anticipatori del Sionismo. Un motivo di più di orgoglio per questa terra”.

La donna ha poi continuato ad offendere Davi con parole pesanti come “sporco sionista, pezzo di merda. Avete ucciso migliaia di bambini. Assassini. Pezzo di merda. Siete delle bestie”. Il giornalista dopo le offese è rimasto all’interno del bar per far calmare gli animi ma una volta uscito è stato nuovamente aggredito dalla stessa che lo ha anche picchiato al braccio. Sul posto sono quindi prontamente intervenuti i Carabinieri che hanno iniziato le identificazioni e portato la calma evitando che il tutto potesse degenerare ulteriormente.

Il commento di Davi a StrettoWeb sull’aggressione

“L’episodio dell’aggressione fisica e verbale non è grave per il gesto o per le parole della dalla donna rivolte nei miei confronti, ma per il significato che è sintomo di una montante e pericolosa ostilità verso Israele e un ritorno di profondo antisionismo e antisemitismo che sono preoccupanti e sottovalutati dalle istituzioni romane. Reggio Calabria è una comunità aperta e accogliente: in tutta Italia si sta continuando a promuovere una cultura dell’odio verso Israele e verso gli ebrei. Dopo l’episodio di ieri, che è già stato verbalizzato, presenterò comunque regolare denuncia per i fatti accaduti ieri sera”.

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