La sfida di Falcomatà: nuova Giunta senza partiti. Maggioranza nel caos, ma c’è l’Assessore alla “Città ordinata”. Tutti i NOMI

Falcomatà ha presentato la nuova Giunta con il fedelissimo Brunetti e soli 5 Assessori. E' riuscito nell'impresa di rompere con tutti i partiti della sua maggioranza

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Il Sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, ha presentato questa mattina la nuova Giunta Comunale, la quinta della sua tormentata Sindacatura iniziata nell’autunno del 2014 (più di nove anni fa), la prima senza l’appoggio di alcun partito. Non fanno parte della Giunta, infatti, nè il Partito Democratico – principale forza della maggioranza di CentroSinistra nonchè partito dello stesso Falcomatà – nè i “dissidenti” del Pd uniti nel gruppo del Dp che fa capo a De Gaetano, nè tantomeno Italia Viva di cui fa ancora parte il vice Sindaco (confermato) Brunetti.

E proprio nel mese in cui scattano gli aumenti dovuti alla legge votata dal governo Draghi, Falcomatà stralcia tutti i partiti dalla sua Amministrazione. Da questo mese, infatti, il Sindaco percepirà 13.800 euro di stipendio, il vice Sindaco 10 mila euro e gli assessori 8 mila euro al mese. Sono cifre che si aggirano sul doppio rispetto agli stipendi che le stesse figure percepivano fino ad un mese fa: l’ennesimo affronto di Falcomatà ai partiti della sua maggioranza.

Brunetti rimane in Giunta con l’incarico più importante: Vice Sindaco e Assessore ad Ambiente, Polizia Locale, Edilizia Residenziale Pubblica e Ciclo integrato delle acque e dei rifiuti. E’ evidente che gli scandali che hanno travolto Brunetti, su tutti quello della Reggina, non hanno scalfito la vicinanza con Falcomatà che lo ringrazia per essergli sempre rimasto fedele e lo conferma in giunta nonostante il partito dello stesso Brunetti (Italia Viva) non fosse d’accordo e chiedesse un cambiamento. Ma per Falcomatà, evidentemente, i partiti ormai non contano più nulla: sembra lanciare una sfida, “se avete il coraggio fatemi cadere e si torna al voto”. Succederà? Si vedrà in consiglio.

Di certo la nuova Giunta crea un terremoto politico all’interno di Palazzo San Giorgio. Gli Assessori saranno solo 5:

  • Francesco Costantino – Assessore alla Città del Futuro (lavori pubblici e grandi opere; attuazione ed esecuzione dei programmi triennali OOPP).
  • Paolo Malara – Assessore alla Città Sostenibile e Accessibile (Politiche e programmi della pianificazione territoriale e urbana sostenibile: adattamento climatico; rigenerazione urbana; programmazione progetti strategici; eliminazione barriere architettoniche; mobilità; parcheggi e trasporti; città della prossimità; Smart City; Porto e Aeroporto – Area integrata dello Stretto)
  • Carmelo Romeo – Assessore alla Città Europea e Resiliente (Programmazione e rimodulazione risorse comunitarie; PON Metro; Patti per il Sud; Agenda urbana; Museo del Mare; Palazzo di Giustizia; Lido Comunale; Transizione Digitale)
  • Elisa Zoccali – Assessore alla Città Ordinata (Edilizia privata; condono edilizio, PINQUA).
  • Marisa Lanucara – Assessore alla Città Produttiva (Sviluppo economico e attività produttive; organizzazione e riordino dei mercati; rapporti con le associazioni di categoria)

Falcomatà: “ora un cambio di passo”

“Abbiamo scelto questa “Epifania”, questo “mostrarsi” per presentare il nuovo esecutivo comunale alla città. Siamo giunti a questa data dopo un percorso di due mesi, ma siamo arrivati a questo momento dopo un percorso che affonda le proprie radici nel periodo di sospensione che ho vissuto, nel quale, giorno dopo giorno, ho imparato a osservare le vicende dell’attività amministrativa, provando a spogliarmi dagli occhi di sindaco per guardare a ciò che avveniva a Reggio con gli occhi del cittadino. E, così facendo, mi sono reso conto che prima vedevamo le cose come all’interno di una bolla, come se tutto il mondo finisse in quei confini circoscritti. Al di là del vetro però c’era la vita reale e le cose che davvero interessano alla città, coi problemi dei cittadini connessi in parte all’azione amministrativa”. Con queste parole il sindaco Giuseppe Falcomatà, questa mattina, nel Salone dei Lampadari “Italo Falcomatà” di Palazzo San Giorgio, ha introdotto la presentazione alla città della nuova giunta comunale.

Il sindaco chiarisce che “dopo l’assoluzione del 25 ottobre, forse inaspettata ai più, ma gratificante in parte delle sofferenze e delle mortificazioni subite da me e dalla città, era mio dovere tradurre in pensiero e fatti l’insegnamento ricevuto nel tempo della sospensione. Da qui la necessità di un cambio di passo, non solo relativo alle persone, che sarebbe stato solo una sostituzione di nomi e cognomi, ma un cambio di passo relativo ai metodi, all’approccio alle questioni. Poteva tradursi in un azzeramento crudo e violento dell’Esecutivo comunale oppure in dialogo, condivisione e confronto con tutte le forze in campo rappresentative alla quali ho chiesto di essere interpreti e protagonisti della necessità del cambio di passo. Il tempo si è dilatato, sono passate settimane e mesi, era evidente che anche con l’argomento Giunta stavamo per entrare in una nuova bolla. In tutte le proposte di rinnovamento fatte ai gruppi consiliari ho sempre cercato di salvaguardare la rappresentatività di tutti i gruppi, in alcuni casi anche di più della rappresentanza in consiglio comunale”.

Falcomatà ha sottolineato l’importanza degli obblighi di una sindaco nei confronti di “una città che non può aspettare in un momento come questo in cui il Mezzogiorno soffre una crisi economica e demografica seria e, dall’altro lato, ha le risorse e le opportunità per programmare la ripresa, la resilienza, l’uscita da questa condizioni. Risorse che la politica ha l’obbligo di programmare e attivare e di non dover disperdere”.

Torna poi sui mesi trascorsi per la composizione del nuovo esecutivo Falcomatà: “riconosco che la politica ha le proprie liturgie, i propri tempi. Ma il sindaco, seppur nel rispetto delle esigenze di tutti, deve rispondere principalmente a esigenze e bisogni della città. Non potevamo più attendere. Abbiamo messo in campo una squadra, una giunta, rinvigorita dalle competenze tecniche, dalla capacità professionale di alcuni nostri concittadini che daranno una grossa mano a centrare gli obiettivi di mandato che, dal 25 ottobre a oggi non sono cambiati, ma sono quelli che tutte le forze politiche in campo hanno sottoscritto nell’agosto 2020 al momento della fiducia alla mia ricandidatura. Oggi cambiano gli interpreti, ma in questi anni abbiamo lavorato solo per raggiungere quegli obiettivi”. “Ad oggi mancano tre ruoli, tre assessori e spero che il mio partito, il Partito democratico, vorrà sintonizzarsi alle esigenze di rapidità che la città impone. Sono convinto che in tempi brevi ci saranno proposti nomi e personalità capaci di interpretare questa esigenza di cambio di passo per completare la squadra di governo. Se questo non avverrà, mio malgrado, completerò l’Esecutivo, sempre nell’esclusivo interesse della città. Abbiamo tantissimo lavoro da portare avanti, da programmare e da completare. Non era possibile attendere oltre”.

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