Raddoppio ferroviario Messina – Catania, il suggestivo viaggio in mare della seconda Talpa gigante

Il trasporto della talpa verso il cantiere operativo di Taormina si svolge nelle ore notturne tramite carrelli speciali

StrettoWeb

Il porto di Giardini Naxos ha accolto la seconda talpa meccanica che scaverà le gallerie della nuova ferrovia Messina – Catania. La mega opera ferroviaria da 11 miliardi di euro permetterà, grazie al Ponte sullo Stretto, di spostarsi tra Roma e Catania in poco più di 4 ore. Il trasporto della talpa verso il cantiere operativo di Taormina si svolge nelle ore notturne tramite carrelli speciali che prevedono la chiusura della viabilità per consentire il passaggio senza problemi. La prima talpa era arrivata ai primi di novembre.

I lavori

Il lotto Fiumefreddo-Taormina/Letojanni prevede il raddoppio di 15,4 km di linea, incluso l’allaccio alla stazione Letojanni, con circa 11km in galleria, che saranno scavati in parte con impiego di 2 frese meccaniche (TBM – Tunnel Boring Machine). Saranno costruite anche la stazione Taormina (totalmente interrata), 2 fermate, e nuovi viadotti, di cui uno sulla valle dell’Alcantara lungo 928m e con campata ad arco di 120m. Sulla direttrice Messina-Catania, Webuild ha in corso anche i lavori del lotto Taormina-Giampilieri, mentre sulla direttrice Palermo-Catania sta realizzando la tratta Bicocca-Catenanuova, a cui si è aggiunta più di recente la Nuova Enna-Dittaino. Per la sola costruzione di queste tratte si stima saranno creati 3.100 posti di lavoro, diretti e di terzi, di cui 1.900 per i 2 lotti sulla Messina-Catania.

Cosa fa la talpa gigante

La TBM è una talpa gigante estremamente innovativa che scava nel terreno grazie ad una testa fresante, ma è anche una fabbrica mobile: durante lo scavo, monta in parallelo anche i rivestimenti, grandi anelli composti da conci prefabbricati che vanno a stabilizzare il terreno e fanno sì che dopo il passaggio della TBM, la galleria sia praticamente pronta.

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