Autonomia differenziata, oggi il DL in Senato: proteste in tutta Italia, la posizione di Calabria e Sicilia

Autonomia differenziata, atteso per oggi il disegno di legge in Senato: la situazione, con le proteste al Sud

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Giornata importante oggi, 16 gennaio, sul fronte Autonomia Differenziata. Nella giornata odierna, alle ore 16, il disegno di legge arriva infatti in Senato. Dopo mesi di discussione e di tensioni, comincia l’iter della prima lettura del ddl Calderoli. Si discuteranno in Aula 337 emendamenti e 6 ordini del giorno. L’obiettivo è di rendere la riforma operativa “entro la fine di questa legislatura”, sottolinea Paolo Tosato (Lega), che sarà relatore a Palazzo Madama insieme a Costanzo Della Porta (FdI). “La previsione più attendibile è che in questa settimana si svolga la discussione generale e nel frattempo inizi la valutazione degli emendamenti – spiega Tosato all’AdnKronos –  Difficilmente io credo ci sarà la votazione degli emendamenti in questa settimana”.

Le proteste del Meridione e la nota dei Sindaci del Sud

Com’è noto, sull’argomento c’è da registrare la forte resistenza, oltre che dalle Opposizioni, anche da buona parte delle Istituzioni del Sud, che si sentono “scippate” da uno strumento che a detta loro non favorirebbe le Regioni, ma sarebbe pensato solo per ridare peso alla Lega. Per questo oggi si tengono molti presidi – in diverse piazze d’Italia – relativamente alla riforma.

“Ogni sindaco che amministra la cosa pubblica nel Mezzogiorno – è detto in una nota dell’Associazione Sindaci del Sud – sa quanto sia difficile garantire quello che chiedono i cittadini e ciò che servirebbe alle future generazioni in un contesto di totale difficoltà socio-economica e di gravi carenze amministrative. Con il regionalismo spinto non si creerebbe quella maggiore efficienza che il ministro Roberto Calderoli sbandiera per giustificare la sua proposta, il cui unico scopo, in realtà, è ridare peso alla Lega. Si determinerebbe, invece, un peggioramento delle condizioni dei municipi del Sud”.

“Si calcola – prosegue la nota – che la proposta di revisione del Pnrr ottenuta dal ministro Raffaele Fitto colpirà soprattutto le regioni del Sud, che subiranno un taglio di 7,6 miliardi, la metà dei 15,9 che si prevede di ridurre. Per non parlare dell’eliminazione delle Zes e dei 4,4 miliardi distratti dal fondo perequativo infrastrutturale in una nazione che sul piano delle ferrovie e delle strade è letteralmente tagliata in due, l’alta velocità al Nord, la grande lentezza al Sud”.

“L’autonomia differenziata – conclude il comunicato – rappresenterebbe il colpo di grazia e per questo noi sindaci del Sud chiediamo a tutti i senatori eletti nei nostri collegi di far sentire forte la loro voce di dissenso, in difesa della terra in cui sono nati loro stessi, i loro genitori e i loro nonni, i loro figli. Diversamente faremo conoscere alla popolazione chi si è sottratto a questo dovere morale”.

Tosato risponde ai dubbiosi: “è riforma equilibrata”

Sempre Tosato replica ai dubbiosi.La legge è molto equilibrata, perché prevede non l’utilizzo della spesa storica ma dei Lep. Quindi veramente è una legge, io ritengo, assolutamente equilibrata che dà garanzia a tutti”. Dopo l’ok della Lega non è da escludere una “modifica” alla Camera. “La terza lettura è possibile, anche la Camera potrebbe voler dare un proprio contributo. E’ ovvio che da un punto di vista politico l’equilibrio di maggioranza è già stato raggiunto, però nulla esclude che possano essere apportate anche piccole modifiche. Una volta approvata la legge, finalmente potrà iniziare un percorso democratico di confronto tra le regioni interessate, il governo e il Parlamento per definire quali materie dovranno essere comprese”.

Autonomia Differenziata, la situazione in Calabria e Sicilia: le parole di Occhiuto sui Lep e la scuola nell’isola

Proprio sui Lep si è spostata l’attenzione, ad esempio, del Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, che ha lanciato dei messaggi al Governo cambiando idea rispetto alla fiducia assoluta dei primi mesi. I Lep vanno finanziati tuttiha precisato qualche giorno fa – e non solo, come vorrebbe il ministro Calderoli, quelli oggetto delle possibili intese. Su questo vorrei che Forza Italia prendesse una posizione netta. Noi amministratori del Sud non abbiamo alcun timore reverenziale nei confronti del Nord, ma certamente non vogliamo farci fregare. L’ho già detto in altre occasioni: no money, no party“. “Non ho alcun pregiudizio nei confronti dell’autonomia differenziata. Anzi, se fatta bene, può essere un’opportunità per le Regioni del Sud. Ad esempio, se in Calabria avessimo la possibilità di gestire in autonomia temi come l’energia o la portualità potremmo avere grandi vantaggi”.

In Sicilia invece i Sindacati hanno scritto una lettera al Governatore Schifani chiedendo di lasciar fuori la scuola dall’Autonomia Differenziata. “Quanto previsto dal citato Disegno di Legge – si legge nel documento sottoscritto da Adriano Rizza, segretario della Flc Cgil Sicilia – potrebbe radicalmente mutare il quadro, in peggio, della scuola italiana e quindi non soltanto del nostro Paese ma soprattutto della nostra regione laddove, com’è noto, il sistema d’istruzione verte in condizioni critiche così come si evince dai dati forniti dall’Istat, dal Censis e dalla Svimez, che classificano la Sicilia ai primi posti non soltanto nazionale ma anche europei, per quanto riguarda fenomeni sociali come la dispersione scolastica e la povertà educativa”.

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