Guerra a Gaza: colpita una scuola, 23 morti tra i palestinesi

StrettoWeb

Israeli airstrikes intensified over the Gaza StripNon appena alle 15.00 e’ cominciata la tregua umanitaria di quattro ore, da Gaza sono partiti razzi verso Ashkelon, Ashdod e la costa. Lo dicono i media. Il sito web israeliano Ynet ha precisato che la sospensione delle ostilità riguarda solo alcune zone, e non la Striscia intera.

L’agenzia dell’Onu per l’aiuto ai rifugiati palestinesi (Unwra) “condanna nei modi più fermi questa grave violazione del diritto internazionale da parte dell’esercito israeliano”: lo dichiara in un comunicato il capo dell’agenzia Pierre Krahenbuhl riferendosi al bombardamento di stamattina della scuola Onu.

E’ salito a 23 il numero complessivo dei palestinesi rimasti uccisi a Jabalya (Gaza) nel bombardamento di una scuola dell’Unrwa (L’ente dell’Onu per i profughi). Lo affermano fonti mediche locali secondo cui la grande maggioranza delle vittime sono donne e bambini che avevano trovato rifugio in una classe. I feriti sono stimati in diverse decine; parte di loro versano in condizioni gravi.

Sei membri dello stesso clan familiare sono stati uccisi oggi da un colpo dell’artiglieria israeliana nel rione di Tufah, presso Gaza City. Tre delle vittime sono bambini. Lo riferisce l’agenzia di stampa Maan.

Dalla mezzanotte scorsa sono 44 i palestinesi morti durante gli attacchi israeliani sulla Striscia. Lo riporta l’agenzia palestinese Maan. Secondo alcune fonti il totale dei morti sarebbe ora di circa 1260, oltre 200 sono bambini.

Il Vaticano muove la sua diplomazia per la fine delle ostilità a Gaza e la ricerca di una pacificazione. La Segreteria di Stato ha inviato alle ambasciate accreditate presso la Santa Sede una “Nota verbale” per richiamare i recenti appelli sul Medio Oriente rivolti dal Papa dopo gli ultimi Angelus. Lo riferisce Radio Vaticana.

“Israele ha esaurito l’opzione militare”. Parola dell’ex presidente Shimon Peres che ha osservato che lo Stato ebraico deve lavorare per fare in modo che Gaza sia posta di nuovo sotto il controllo dell’Anp di Abu Mazen. Parlando con i giornalisti, Peres ha osservato che la soluzione alla crisi di Gaza deve essere diplomatica.

Il Gabinetto di sicurezza israeliano e’ stata convocato dal premier Benyanim Netanyahu per oggi alle 14.00 locali (le 13.00 in Italia) per discutere la situazione con Gaza. Intanto i razzi continuano ad arrivare sulle zone sud di Israele, compresa Beer Sheva e Ashkelon. Uno di questi e’ stato intercettato dall’Iron Dome nell’area di Ofakim. Le sirene di allarme sono risuonate anche ad Ashdod. Lo segnalano i media.

”Cinque cannonate” sono cadute nel perimetro della scuola dell’Unrwa (l’ente dell’Onu per i profughi) a Jabalya ed una di esse ha centrato una classe piena di sfollati. Lo ha affermato un portavoce dell’Unrwa, Adnan Abu Hasna, secondo cui nella scuola ci sono ”circa 20 morti e diverse decine di feriti, molti dei quali feriti in modo grave”. ”L’esercito israeliano conosceva la ubicazione della scuola”, ha precisato. In un primo commento un portavoce militare israeliano ha detto che l’episodio e’ oggetto di una inchiesta, ma siccome i combattimenti sono ancora in corso non e’ stato ancora possibile avere dal terreno informazioni dettagliate. Ha aggiunto che e’ probabile che dalla scuola sia stato aperto il fuoco verso l’esercito. Ieri l’Unrwa ha reso noto che – per la terza volta in due settimane – in una delle sue scuole e’ stato scoperto un deposito di razzi dei gruppi armati palestinesi. ”Abbiamo denunciato il fatto al governo palestinese di riconciliazione nazionale – ha detto Abu Husna – che vedra’ il da farsi. Qull’episodio rappresenta una grave infrazione della nostra neutralita’ ”.

Nella notte 8 persone sono rimaste vittima di raid a Gaza, Khan Yunis, Rafah e Shati.

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