Sanremo, ma c’è qualcuno contento della vittoria di Geolier?

Sanremo: il pubblico dell'Ariston non ha fischiato Geolier, ma la scelta di farlo vincere. E, se lo ha fatto, avrà avuto le sue buone ragioni

StrettoWeb

Ma c’è qualcuno, in Italia, contento della vittoria di Geolier ieri nella serata cover di Sanremo? L’Ariston ha fischiato, sui social è vera e propria rivoluzione, la percezione è quella di un malcontento generale. Però ha vinto perché qualcuno l’ha votato. E chi l’ha votato? Sono consapevole che il televoto sia la forma di voto più democratica che ci sia. Ma se ce n’è una vera, sincera, più di ogni altra, è quella della platea del Teatro. Loro ascoltano, si emozionano, si lasciano trascinare, cantano, ballano. Lì, a un passo. E, se fischiano, avranno le loro buone ragioni.

Il pubblico dell’Ariston non ha fischiato Geolier, ma la scelta di farlo vincere. Non giudico l’artista napoletano, non sono un esperto di musica. Non è il mio genere preferito, ma rispetto coloro a cui piace e coloro che lo hanno votato. Penso sia bravo, penso stia riscontrando tanto successo soprattutto tra i giovani, penso che abbia scelto artisti importanti nella performance di ieri, ma penso anche che la stessa non sia stata all’altezza della vittoria. Semplice. E l’Ariston lo ha fatto capire a chiare lettere.

A memoria, da quando esiste la serata cover, credo che quella di ieri sia stata la più bella di sempre. Livello altissimo, grandi ospiti, idee e scelte originali, performance emozionanti. Da brividi. Da Annalisa ai Santi Francesi con Skin, da Clara e Ivana Spagna ai The Kolors con Tozzi, da Renga Nek alla commovente Angelina Mango. E poi il freestyle di Fred De Palma, il bel messaggio di Ghali, Irama con Cocciante, gli applausi a Nannini e Vecchioni, Fiorella Mannoia e Gabbani, Il Tre con Fabrizio Moro. Troppo, troppo di più. Troppe scelte superiori.

Il Teatro Ariston ha cantato e ballato quasi sempre, ma non in quella occasione. Non con Geolier. Ha apprezzato l’esibizione, ma mai l’avrebbe fatto vincere. E ha, giustamente, contestato la scelta. Non era il fischio dell’Ariston, ma quello di tutta Italia. Eppure qualcuno lo ha votato. Ma chi? Non ne facciano una questione di vittimismo, a Napoli. A ben leggere i commenti social, si conferma quel fare permaloso che contraddistingue il popolo partenopeo (e, in generale, meridionale). No, non si contesta il brano in napoletano. E neanche gli ospiti. Lo stesso sarebbe accaduto se Geolier fosse stato di Venezia e avesse cantato la canzone di Heidi.

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