“25 mila euro se ti dimetti”: arrestato consigliere comunale nel reggino

Dalle indagini della Guardia di Finanza è emersa la volontà del consigliere comunale di far decadere l'attuale amministrazione entro il 20 febbraio prossimo

StrettoWeb

E’ incredibile quanto accaduto nel reggino, dove i Finanzieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria stanno dando esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Palmi su richiesta della locale Procura e ad un decreto di sequestro preventivo d’urgenza di 25.000 euro. La misura nei confronti di un consigliere comunale di minoranza e di un suo sostenitore, ritenuti responsabili del reato di istigazione alla corruzione.

L’indagine

Le misure cautelari, spiega una nota della Guardia di Finanza, sono l’epilogo di un’indagine coordinata dalla Procura di Palmi, e condotta dalle Fiamme Gialle del Gruppo di Gioia Tauro, che ha permesso di documentare reiterati tentativi di istigazione alla corruzione perpetrati sia direttamente dal consigliere indagato che per il tramite del terzo. Il tutto, spiegano i finanzieri, “nell’ambito di un disegno finalizzato ad influenzare l’onesta e leale volontà di esponenti politici della fazione opposta, anche attraverso la consegna della somma di 25.000 euro in contante“.

L’amministrazione doveva cadere entro il 20 febbraio

In particolare dagli accertamenti svolti è emersa la volontà del consigliere comunale di far decadere l’attuale amministrazione entro il 20 febbraio prossimo, termine perentorio entro il quale viene effettuata la ricognizione dei Comuni nei quali occorrerà procedere alle elezioni dei nuovi organi elettivi con la prossima tornata elettorale di giugno.

Per raggiungere tale obiettivo, il consigliere destinatario del provvedimento avrebbe indebitamente promesso 25.000 euro ad un altro consigliere comunale di maggioranza di un Comune della Piana di Gioia Tauro in cambio delle sue dimissioni.

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