Vittime del lavoro: “disegno di legge per Patente a punti sulla sicurezza”

La nota stampa della senatrice di Forza Italia, Daniela Ternullo, prima firmataria del disegno di legge per la Patente a punti sulla sicurezza

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Sgomenta per l’ennesimo incidente sul lavoro, questa volta causato a Firenze per il crollo di un cantiere in un supermercato Esselunga. Tre gli operai morti, altrettanti estratti vivi e due i dispersi sotto le macerie. È una situazione insostenibile alla quale da mesi lavoro per proporre una riforma normativa. Ecco perché lunedì depositerò in Senato un disegno di legge per l’introduzione della Patente a Punti sulla Sicurezza“. Lo afferma la senatrice di Forza Italia, Daniela Ternullo, prima firmataria del disegno di legge.

La norma mira a prevenire incidenti e malattie professionali nelle aziende ad alto rischio, introducendo uno strumento digitale, ispirato alle tecnologie dell’Industria 4.0 e dotato di algoritmi avanzati di Intelligenza Artificiale. Sarà gestito dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dovrà essere obbligatorio per le aziende classificate ad alto rischio o a rischio di incidente rilevante“, prosegue Ternullo.

La sicurezza sul lavoro non può essere più trascurata – continua la Senatrice azzurra -. È nostro dovere proteggere i lavoratori e garantire che le imprese operino in un ambiente sicuro. Grazie alla Patente a Punti sulla Sicurezza, ogni azienda sarà valutata in base a diversi ambiti operativi, tra cui l’organizzazione, il personale, la manutenzione delle attrezzature di lavoro, l’ambiente, le verifiche sul campo e le statistiche sugli infortuni. Questi dati contribuiranno a determinare un punteggio generale che sarà reso pubblico attraverso la visura camerale”.

Abbiamo bisogno di trasparenza e responsabilità – conclude Ternullo –. Con questa norma, non solo proteggiamo i lavoratori, ma premiamo le aziende virtuose che dimostrano un impegno costante per la sicurezza sul lavoro, mediante anche il coinvolgimento attivo di organi istituzionali, associazioni sindacali e datoriali, al fine di garantire un approccio collaborativo e partecipativo al fine comune”.

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