Il Generale Vannacci finisce sotto inchiesta: le accuse

Il Generale Roberto Vannacci sotto inchiesta per per peculato e truffa, quando ricopriva l'incarico di addetto militare a Mosca

StrettoWeb

Il Generale Roberto Vannacci finisce sotto inchiesta per peculato e truffa, quando ricopriva l’incarico di addetto militare a Mosca. Le accuse sono di indennità di servizio per i familiari percepite illecitamente, spese per benefit legate all’auto di servizio non autorizzate, rimborsi per l’organizzazione di eventi e cene che in realtà non sarebbero stati organizzati. Lo scrive il Corriere della Sera in prima pagina spiegando che la relazione è già stata trasmessa alle Procure militari e ordinarie di Roma. “L’inchiesta su di me? L’ho letta stamattina e non commento ispezioni di servizio, ha detto Vannacci all’Adnkronos.

I tre capitoli dell’inchiesta

Tre i capitoli evidenziati. Il primo riguarda “le autocertificazioni in virtù delle quali il generale Vannacci ha percepito l’indennità di servizio all’estero che, come è noto, è attribuita in base all’effettiva presenza dei familiari a carico nella sede estera”. Ma gli ispettori contestano che la moglie e le figlie di Vannacci fossero effettivamente a Mosca , mentre i soldi sono stati versati.

Il secondo capitolo riguarda feste e cene. Anche in questo caso Vannacci ha presentato l’elenco delle spese sostenute ma nella relazione viene scritto: “Risulta che il generale Vannacci avrebbe chiesto ed ottenuto rimborsi per spese sostenute impropriamente per organizzare eventi conviviali per la ‘Promozione del Paese Italia’ presso ristoranti di Mosca piuttosto che presso la propria abitazione”.

Poi il terzo, un possibile danno erariale (il dossier stato affidato alla Corte dei Conti): è stato contestato per l’uso dell’auto di servizio, una Bmw: 9 mila euro sarebbe stati spesi senza giustificazione.

Inchiesta Vannacci, la Lega: “a orologeria, la stima nei suoi confronti aumenta”

“Si tratta della solita inchiesta a orologeria. Vannacci è un uomo amato dai cittadini e scomodo al palazzo. Visto che non riescono a intimidirlo in altro modo ci provano con inchieste e minacce. La nostra stima nei suoi confronti non cambia, anzi aumenta“. Lo fanno sapere dalla Lega interpellati sull’inchiesta su Vannacci.

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