Elezioni Regionali Sardegna: urne chiuse, domani lo spoglio in diretta su StrettoWeb

Elezioni Regionali: urne chiuse in Sardegna, domani lo spoglio in diretta su StrettoWeb. E' sfida tra 4 candidati: Todde, Truzzu, Soru, Chessa

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Urne ufficialmente chiuse per le elezioni regionali in Sardegna. Si è votato in un solo giorno dalle ore 06:30 sino alle 22:00 per eleggere il nuovo governatore e il Consiglio regionale. Sono stati 1.447.761 i sardi chiamati al voto: di questi 709.840 sono uomini e 737.921 sono donne. StrettoWeb seguirà lo spoglio delle schede in diretta dalle ore 06:30 di lunedì 26 febbraio.

Regionali Sardegna: 4 candidati presidenti

Sono 1.400 i candidati per le Regionali in Sardegna che si dovranno contendere i 60 seggi del Consiglio regionale. I candidati governatore sono Alessandra Todde per Pd-M5S, Lucia Chessa con Sardigna R-Esiste, Paolo Truzzu per il centrodestra e Renato Soru con la sua Coalizione sarda.

60 seggi da assegnare e 8 circoscrizioni

Da assegnare in Sardegna ci sono 60 seggi: sono 59 più il secondo classificato tra i candidati presidente. Otto le circoscrizioni elettorali: Cagliari, Carbonia-Iglesias, Medio Campidano, Nuoro, Ogliastra, Olbia-Tempio, Oristano e Sassari. Il totale delle circoscrizioni forma il collegio unico regionale ai fini del calcolo dei voti attribuiti ai candidati alla carica di presidente e dell’attribuzione e del riparto dei seggi fra le coalizioni e i gruppi di liste.

Nella ripartizione territoriale, che rispecchia la popolazione, Cagliari è sempre la più rappresentata con 20 consiglieri, seguita da Sassari con 12. Nuoro, Oristano e la Gallura ne avranno 6 per ciascuna, 4 saranno gli eletti nel Sulcis, 3 nel Medio Campidano e 2 in Ogliastra.

Premio di maggioranza

Alle liste collegate al vincitore sarà assegnato un premio di maggioranza calibrato: il 60% dei seggi nel caso il presidente eletto abbia ottenuto una percentuale di preferenze superiore al 40%, il 55% dei seggi nel caso abbia ottenuto una percentuale di preferenze compresa fra il 25% e il 40%, nessuno sotto il 25%. La legge prevede anche una soglia di sbarramento: il 10% per le coalizioni e il 5% per le liste sciolte.

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