E’ diventata virale, e non poteva essere altrimenti, la storia di Lina Martelli, donna di 98 anni originaria di Gabbiana di Castellucchio, nel Mantovano. Cosa le è accaduto? Nei giorni scorsi è stata operata d’urgenza in Chirurgia vascolare all’ospedale Poma di Mantova e poi ricoverata in Nefrologia e Dialisi. Aveva due schegge conficcate nella gamba destra. Da quanto? Beh, da qualche annetto, dalla… Seconda Guerra Mondiale.
Tutto questo le ha provocato un ematoma post traumatico: a causa dei reperti si era rotta una arteriola muscolare. Così l’intervento ha previsto l’asportazione delle parti metalliche, l’emostasi e la ricostruzione dei tessuti. Una volta dimessa, la signora è tornata al Green Park, residenza per anziani dove vive e ha raccontato la sua storia, resa nota dall’ASST (cioè l’azienda ospedaliera) di Mantova.
“Quel giorno – racconta – passò Pippo, l’aereo dei bombardamenti. Voleva colpire un camioncino e invece centrò in pieno la mia famiglia. Ero con mamma, papà, i nonni e quattro fratelli. Rimasero tutti feriti”. Era il 1944 e Lina aveva 15 anni. Della famiglia fu colei che riportò le ferite più gravi. “Provarono a togliermi i proiettili, ma non ci riuscirono”. Poi la fine della guerra, il matrimonio e la nuova vita, convivendo con quei proiettili. “Mio marito, Attilio, non c’è più. Oggi avrebbe più di cent’anni. Non abbiamo avuto figli, ma ho tanti nipoti. Io sto meglio, ora. Per il resto, sarà quel Dio vorrà”.
