Aerei, Ita verso un accordo con Lufthansa “per una compagnia sostenibile”

Ita, 'solidi anche da soli, ma serve un partner per crescere'. Giorgianni (FdI): "auspico un accordo con Lufthansa per una compagnia sostenibile"

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Ita può andare avanti anche da sola, come testimoniano i numeri dell’anno appena concluso”, ma “per crescere e sviluppare le sinergie serve un partner alle spalle“. Lo fa sapere il management della newco, interpellato sui possibili sviluppi dell’operazione con Lufthansa. “Come già ricordato a più riprese, la compagnia sta andando avanti da sola, sta registrando buoni risultati, ma ha bisogno di un partner per lo sviluppo e questo è previsto anche nel piano industriale iniziale“, evidenzia il management.

Nell’attesa del giudizio Ue sulle nozze con Lufthansa, la compagnia di bandiera non si ferma e – chiuso l’anno con 15 milioni di passeggeri e conti positivi sul lungo raggio – torna ad assumere in vista della stagione estiva.

Le selezioni, iniziate a gennaio, stando a quanto riporta Il Messaggero, “hanno registrato un boom di richieste“. E in ballo ci sono 475 posti per fare fronte all’aumento di rotte e destinazioni. La flotta continuerà a crescere per raggiungere i 96 aerei. “Stiamo andando bene da soli perché abbiamo fatto degli ottimi risultati sul lungo raggio nel corso dell’anno scorso, abbiamo rinnovato la flotta e finanziato il primo aereo di proprietà” e “stiamo aprendo nuove rotte per l’estate: Toronto, Chicago, Medio Oriente, Arabia Saudita, Africa“, sottolinea il management, precisando che tuttavia avere “un partner solido alle spalle che accompagna questo sviluppo è meglio” e si tratta di un elemento “messo in chiaro sin dall’inizio alla Commissione europea, che già a luglio 2021 sapeva che nel tempo avremmo avuto un partner industriale“.

L’accordo Ita – Lufthansa sotto la lente dell’Ue

L’operazione con Lufthansa, sotto la lente dell’Ue dal 30 novembre scorso, da gennaio è oggetto di un’indagine approfondita con la richiesta di Bruxelles di rimedi per garantire che il matrimonio non intacchi la concorrenza. Il via libera dell’antitrust comunitario però, secondo alcune indiscrezioni rilanciate da Repubblica, sarebbe in salita tanto da paventare un rinvio “tra novembre e dicembre” e addirittura “una rinuncia” da parte del vettore tedesco davanti ai paletti troppo severi posti dall’Ue.

La decisione è formalmente attesa il 6 giugno, con possibili nuove proroghe di 15 e 20 giorni lavorativi su richiesta delle parti. Per arrivare a un rinvio più ampio Bruxelles dovrebbe adottare la procedura in gergo nota come ‘stop-the-clock’.

Giorgianni: “auspico in un accordo”

“Mi auguro che l’operazione vada in porto perché così Ita potrà trasformarsi in una compagnia aerea sostenibile e redditizia, collegando l’Italia con l’Europa e il mondo, consentendo inoltre di alimentare al meglio il traffico dell’hub di Roma Fiumicino, che andrà così a inserirsi con un ruolo centrale nel modello ‘multi-hub’“. E’ quanto dichiarato all’Adnkronos dalla deputata di Fratelli d’Italia e membro della commissione Bilancio alla Camera, Letizia Giorgianni.

Per Giorgianni un accordo con Lufthansa sarebbe “una buona notizia per i consumatori italiani e per l’Europa intera“. Quanto all’eventuale proprietà di Ita, ricorda, “già molti Paesi hanno mantenuto la propria compagnia di bandiera la cui proprietà non è locale” come “la Svizzera, o il Belgio, Austria e Spagna, perché per avere successo a livello globale come compagnia aerea le dimensioni sono cruciali e Ita oggi è troppo piccola per stare in piedi da sola con perdite accumulate dal 2000 di oltre 14 miliardi di euro in gran parte a carico dello Stato Italiano e quindi dei contribuenti” in un momento in cui “le attenzioni di un governo e le scarse risorse disponibili devono essere invece messe a disposizione delle categorie più fragili“.

Quindi, spiega ancora Giorgianni, “la proprietà della compagnia di bandiera non è così importante. E’ invece fondamentale che lo Stato abbia una presenza diretta o indiretta per tutelare la compagnia e di conseguenza i propri interessi gestendo e non subendo i flussi di viaggiatori“. Inoltre, prosegue la deputata di Fdi, “c’è da evidenziare che l’eventuale operazione avverrà attraverso un aumento di capitale da 325 milioni di euro che vuol dire nuovi investimenti: è prevista infatti la crescita e il rinnovo della flotta, che nel 2027 conterà su 94 aeromobili rispetto ai 71 attuali, con un’età media di cinque anni, e garantirà l’ottimizzazione dei consumi e dell’impatto ambientale e l’organico, salirà a oltre 5.500 unità al termine del Piano di rilancio presentato da Lufthansa“, conclude.

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