“Il Governo pensa al Daspo per i manifestanti”, ma è bufera: “la violenza è nelle forze dell’ordine”

Il Sindacato di Polizia ha proposto la misura al Governo durante l'incontro con Meloni, ma l'Unione degli studenti insorge

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Quest’oggi il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha incontrato i Sindacati di Polizia in seguito alle polemiche e al clima di tensione successivo ai fatti di Pisa, con le manganellate nei confronti dei manifestanti pro Palestina. Durante l’incontro, gli stessi Sindacati – anche come forma di tutela – avrebbero messo sul tavolo la proposta di introdurre il Daspo pure agli autori di atti violenti durante le manifestazioni, un po’ come succede per i tifosi. Dal Governo, secondo i rappresentanti delle organizzazioni, ci sarebbe stata disponibilità a valutare la misura.

Non si è parlato invece al tavolo del codice identificativo per gli agenti. “Noi – ha spiegato Giuseppe Tiani, segretario del Siap, al termine dell’incontro – non rinunciamo alla discussione. Siamo disponibili a parlarne, ma non ci può essere rapporto paritario fra chi garantisce tutti i cittadini e chi manifesta in maniera violenta. Siamo disponibili a discuterne, ma non ci sono le condizioni sociali e politiche in questo momento per avviare un ragionamento sui codici identificativi tra polizia e carabinieri, alla Finanza già ce l’hanno, e gli ordini di servizio sono chiari”.

La rabbia del Unione degli studenti

La sola indiscrezione sull’idea del Daspo ha però attirato l’ira di Bianca Chiesa, coordinatrice nazionale dell’Unione degli studenti, che ha parlato all’Ansa: “è vergognosa la proposta del governo di applicare un daspo nei confronti dei manifestanti violenti”, ha detto. La proposta, spiega, arriva “a seguito di una serie di episodi che dimostrano che violenti non sono gli studenti ma le forze dell’ordine, sono anni che denunciamo la sproporzionata ed esagerata violenza delle forze dell’ordine contro i manifestanti pacifici che scendono in piazza esercitando i loro diritti”.

“Servono invece codici identificativi sulle divise e sui caschi delle forze dell’ordine mentre il governo inasprisce le misure repressive; pensiamo bisogna intervenire in senso contrario, facendo sì che il paese sia palestra di democrazia in cui si può manifestare liberamente”, ha aggiunto.

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