Meloni, frecciate a Conte e alla Sinistra: “lezioni da loro no… parlano di 70 anni fa e stanno bene così”

La Premier ha parlato a Dritto e Rovescio su Rete 4 in un lunghissimo intervento: tra gli argomenti la politica estera, il dossieraggio, le manifestazioni

StrettoWeb

Lunghissimo intervento di Giorgia Meloni, ospite a Dritto e Rovescio, su Rete 4. Il Presidente del Consiglio ha affrontato svariati argomenti dell’attualità. Conte diceva ad Angela Merkel di stare tranquilla. Io di rado mi sono vergognata così per qualcuno. Lei non mi vedrà mai con il piattino in mano a tentare di convincere i leader stranieri di qualcosa che non posso dire apertamente. Non vado in giro a prendere ordini, ho un’agenda, ho delle idee, le porto in giro a testa alta per il mondo, vengo ascoltata e i risultati li stiamo portando a casa. Questa è la ragione per cui l’Italia è rispettata ed ascoltata. Con Joe Biden, nell’ambito della presidenza italiana del G7, sono andata a parlare di un’alleanza globale contro i trafficanti di esseri umani”.

“Sulla politica estera la cosa più intelligente che ho sentito dire a Conte è quando ha tentato di spiegare che se Zelensky voleva finire la guerra in Ucraina, si doveva mettere la giacca e la cravatta. Per cui farmi dare lezioni di politica estera dall’armocromista di Zelensky anche no”.

Dossieraggio: “quanto accaduto succede nei regimi, non nelle democrazie”

“Non basta sapere chi era il funzionario che violava una banca dati riservata per fare questo lavoro, bisogna capire anche quali erano i mandanti. Se c’è stato qualcuno che ha usato banche dati riservate per fare interessi propri, bisogna conoscerne nome e cognome. Questi metodi in uno Stato di diritto non sono previsti e quello che mi indigna più del fatto in sé è che qualcuno provi a difendere quello che è accaduto trincerandosi dietro la libertà di stampa. Che è sacra ma proprio perché è sacra non prevede che si usino metodi illegali per gettare fango su chi non ci fa simpatia. Quello accade nei regimi e non accade nelle democrazie”.

Quella sui presunti dossieraggi è una situazione “molto brutta. In pratica, ci sono alcuni funzionari dello Stato italiano pagati con i soldi dei cittadini che accedono a banche dati con dati sensibili dei cittadini, che dovrebbero essere utilizzate per combattere la mafia, per passare informazioni sensibili su segnatamente politici considerati non amici ad alcuni giornali, particolarmente al giornale di De Benedetti, tessera numero uno del Pd, e anche alcune all’attuale responsabile della comunicazione del Pd per lanciare campagne di fango particolarmente su politici ma non solo che sono considerati avversari. Quello che è accaduto in Italia è che da qualche parte qualcuno ha messo in piedi dei metodi che di solito si usano nei regimi, illegali, per cercare di gettare fango a chi non stava simpatico. Io penso che questa sia una cosa gravissima, penso che sia molto più ampia di quello che stiamo vedendo e bisogna capire per quali interessi varie persone sono state fatte oggetto di dossieraggio nel tentativo di avviare campagne di fango. Io penso che si debba andare fino in fondo”.

Manifestazioni: “le lezioni sullo Stato di polizia dalla sinistra italiana no”

Le lezioni sullo Stato di polizia dalla sinistra italiana no. Quando i manganelli volavano alla festa dell’Unità andavano bene, quando si sparava con idranti a lavoratori che stavano seduti e fermi, e non ero io al governo, sono stati tutti zitti. Questa gente lezioni sulla democrazia non me le venga a fare. La vera impunità che c’è in Italia ha fatto sì che ci fossero veri e propri professionisti del disordine pubblico, gente che fa questo di mestiere. L’elmetto? Ce l’ho ce l’ho, ci dormo anche perché si sta vedendo un po’ di tutto. Quando abbiamo vinto le elezioni nostri avversari scommettevano sul fatto che avremmo fallito. Il centrodestra è una coalizione compatta. Sta uscendo una natura un po’ livorosa dei nostri avversari e questo mi fa pensare che accadrà un po’ di tutto”.

“Fascismo? Io mi occupo di tante cose, loro parlano di cose di 70 anni fa e stanno bene così”

Sempre in merito agli attacchi dell’Opposizione, la Premier risponde a chi chiama in causa il fascismo: “io cerco di occuparmi di lavoro, di inflazione, di imprese, di industrie, di avere una visione per questa nazione, di cercare di affrontare i grandi dossier industriali, di politica estera, di politica interna. Cerco di dare risposte. Loro continuano a parlare di quello che è successo settanta anni fa e stanno bene cosi”. 

Io sono fiera dell’andamento dei titoli di Stato, perché è un segnale di come sei visto, della tua serietà. Sui mercati esteri abbiamo piazzato 10 mld. Sono fiera del Btp valore, che in tre emissioni ha superato i 53 miliardi euro. Più parte del nostro debito riusciamo a mettere in mani italiani, più saremo padroni del nostro destino”, ha concluso.

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