Giornata della Donna, Alberta Dito: “suscita una sensazione di impotenza”

La nota stampa di Alberta Dito sulla Giornata delle donne con un immagine di un dipinto dalla lei realizzata, dal titolo "Consapevolezza"

StrettoWeb

Oggi è l’8 marzo Giornata della Donna, una data che suscita in me sentimenti ed emozioni profondi. È una giornata per me speciale, e mi dà anche felicità e soddisfazione in quanto l’anno scorso sono stata insignita della Mimosa d’Argento per le Arti Figurative, ma è una giornata che suscita in me una forte sensazione di impotenza in quanto risulta ancora evidente che il mondo femminile è ancora ben lontano dal raggiungere la vera parità di genere“. Lo si legge in una nota dell’artista reggina Alberta Dito.

Questa sensazione di impotenza, ma anche di delusione, nell’anno appena trascorso si è ingigantita rispetto al passato a causa degli innumerevoli episodi di femminicidio che si sono verificati e che hanno raggiunto numeri indecorosi per una società che si vuole definire civile.
Mi si dirà che questi atti violenti estremi sono il frutto di una devianza che nulla ha a che vedere con la parità di genere, sono generati da atti di follia e di repressione individuale, ma se non vogliamo essere ipocriti non è così, sono purtroppo frutto di una ancora radicata diseguaglianza di genere.

Sostenere queste argomentazioni è un modo quasi per giustificare la società che non vuole porsi il problema per risolverlo in modo decisivo, ma quasi cerca scappatoie per non intraprendere azioni importanti che andrebbero a coinvolgere vari ambiti perché trattandosi di interventi non solo giuridici ma anche di carattere sociale essi interesserebbero tanti settori quali il mondo del lavoro, dell’istruzione, del sociale, il che probabilmente non è accolto favorevolmente da certi movimenti opinionisti che in taluni casi quasi colpevolizzano la vittima donna fornendo attenuanti e comprensione all’autore dell’atto di violenza.

Quanto scrivo non è derivato da studi o da analisi scientifiche, ma soltanto, da quanto leggo e sento sui media tv, web o cartacei che siano e che mi conducono alle riflessioni personali che probabilmente non troveranno una larga condivisione, ma è quello che sento dentro di me.
Questa mia sensazione di impotenza, amarezza, delusione deriva anche dal fatto che mi sarei aspettata che in questa giornata si facesse una grande manifestazione in cui le donne, con la loro massiccia presenza, richiamassero la società civile e le autorità alle loro responsabilità, e che una tale manifestazione potesse essere anche un risveglio per le coscienze di tutti noi.

Ma niente di ciò si è programmato in questa giornata.
Quando fui premiata un anni fa dissi che noi donne senza unione e solidarietà non saremmo andate da nessuna parte, e questa unione e solidarietà non la vedo neanche oggi, 8 marzo 2024.
Per dare a me stessa ed a chi ci crede un segnale di questa giornata e dell’impegno per raggiungere la parità di genere ho realizzato un piccolo dipinto, che posterò, dal titolo “Consapevolezza” in cui rappresento su un fondo verde un nastro bianco da cui scende una linea rossa che va a definire una macchia.

Il significato è semplice: è la speranza che il nastro bianco ricordi a uomini e donne ed alle Istituzioni di non permettere di usare violenza sulle donne e la macchia rossa vuole ricordare il tributo di sangue delle donne a cause delle violenze subite.

Questo dipinto che parla di violenza potrebbe essere considerato non attinente alla Giornata, ma invece ritengo che ne sia una giusta espressione perché violenza non è solo picchiare, uccidere, ma anche trattare in modo diseguale, non riconoscere alla donna gli stessi diritti dell’uomo, non dare alla donna lo stesso stipendio che all’uomo a parità di impegno e per concludere voglio ricordare che “Una Donna non è una Diversa, ma è una Donna: Rispettala!!!”, conclude Alberta Dito.

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