Guerriglia urbana a Palermo per le Vampe san Giuseppe, il sindacato di Polizia: “tre agenti feriti”

Le parole di Valter Mazzetti, segretario generale Fsp Polizia di Stato

StrettoWeb

“A Palermo le vampe di san Giuseppe sono costate ben tre poliziotti feriti. Se non sono le partite di calcio sono le convinzioni politiche, sono le motivazioni ambientaliste, o quelle antiglobalizzazione, o persino rituali medievali in occasione di feste religiose, e chi più ne ha più ne metta… insomma c’è sempre un buon motivo per aggredire le forze di polizia. E’ una vergogna senza fine, ogni singolo giorno dell’anno contiamo feriti per i motivi più assurdi e, bisogna avere il coraggio di dirlo, inammissibili”. Lo dice Valter Mazzetti, segretario generale Fsp Polizia di Stato, dopo che a Palermo in occasione delle vampe di san Giuseppe, non autorizzate, è scoppiata una vera guerriglia urbana a Ballarò e in altre zone. Nel mercato storico alcuni giovani hanno dato fuoco a una “vampa” prima di aggredire le forze dell’ordine con un fitto lancio di bottiglie, uova e pezzi di mobilio.

Tre gli agenti feriti sono stati medicati all’ospedale Ingrassia, uno con trauma a una spalla, uno alla caviglia sinistra, uno con trauma cervicale. Le immagini delle scene di guerriglia urbana impazzano sui social.

“Per l’ennesimo anno, a Palermo – dice il segretario provinciale Fsp Palermo, Antonino Piritore – la vigilia di san Giuseppe è stata caratterizzata da scene di inaudita violenza contro le forze dell’ordine. Quanto accaduto nel quartiere Ballarò è un fatto gravissimo che merita risposte rapide e decise. Gli uomini dell’XI Reparto Mobile e della Questura, intervenuti per limitare i danni delle vampe di san Giuseppe, sono stati letteralmente bersagliati da bottiglie di vetro, sassi e oggetti vari. Il bilancio registra ancora una volta diversi feriti tra gli operatori di polizia. Siamo preoccupati per questo crescente e sempre più ostile e violento atteggiamento nei confronti delle forze dell’ordine. Alle istituzioni ribadiamo la necessità di avere maggiori tutele e rispetto”.

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