I Bronzi “gay” di Bruneau sui giornali di tutto il mondo: promozione (gratis) senza precedenti

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StrettoWeb

bronzesGli scatti controversi dell’artista francese Gerald Bruneau, che nello scorso mese di febbraio ha addobbato i Bronzi di Riace in modo molto kitsch con un tanga leopardato, veli da sposa e un boa fucsia tipici della cultura queer e gay, si stanno rivelando una delle più azzeccate campagne di marketing per la promozione delle due statue custodite nel Museo Nazionale della Magna Grecia di Reggio Calabria della storia. Per giunta una campagna gratuita e “inconsapevole”, nel senso che è casuale, legata esclusivamente all’arte del noto fotografo di fama internazionale. E ancor prima che queste foto siano esposte in numerose gallerie d’arte moderna nelle principali città del mondo, dove Bruneau è di casa, il dibattito alimentato dagli “arredi” originali sulle statue dei due guerrieri Greci sta già facendo il giro del mondo. Le foto sono diventate virali sui social network, con migliaia di “Like” e condivisioni su facebook e twitter. Ma non solo.

bronzes04Ne stanno parlando i principali mass-media di tutto il mondo. Oltre a numerosi giornali artistici, ne stanno parlando molto (con immagini in grande evidenza) testate che non hanno bisogno di presentazione come la BBC (che nell’articolo linka il Museo di Reggio Calabria), l’ABC NEWS (principale giornale australiano), il Thelegraph, l’Indipendent, il Daily Mail e tantissime altre testate di fama internazionale con grandi bacini d’utenza in tutti i continenti. Si parla di immagini “clamorose” che hanno suscitato “accese polemiche“, ma ovviamente si parla anche di Reggio Calabria, del Museo Nazionale della Magna Grecia, di come raggiungerlo. Si parla della storia delle due statue, con tante foto “originali” senza boa, tanga e veli. Si stimola l’interesse nei loro confronti, le si fanno conoscere a un pubblico che probabilmente prima non sapeva neanche esistessero i Bronzi di Riace. E nei prossimi mesi Reggio avrà benefici non indifferenti da questa campagna mediatica gratuita e inconsapevole, con tanti turisti arriveranno in città per visitare il Museo e vedere l’originale dopo essere stati attirati da queste foto così particolari.

Mai una campagna promozionale turistica di Reggio e della Calabria, di quelle per cui i nostri enti spendono milioni di euro, aveva avuto così tanto successo.

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