Il boom dei Btp italiani: domanda record da investitori esteri. Cresce la fiducia nell’Italia

Numeri senza precedenti per i Btp dell'Italia: la stabilità data dal governo Meloni e gli investimenti per lo sviluppo tramite infrastrutture attirano investitori internazionali

StrettoWeb

Non si ferma la corsa ai Btp italiani che nel mese di marzo hanno battuto il nuovo record europeo di domanda. Il Tesoro ha collocato 5 miliardi di euro su un Btp legato all’inflazione europea e destinato agli investitori istituzionali, a fronte di una domanda incredibile di 41 miliardi: il volume più alto di sempre per un titolo indicizzato in Europa. Inoltre, più del 70% della domanda è arrivato da fondi esteri. E non è un caso isolato.

A Gennaio, infatti, l’asta per due Btp aveva ricevuto una domanda di 155 miliardi di euro: numeri mai visti, impossibili da immaginare anche solo due anni fa, quando il premier era Mario Draghi ma era grande il timore che la fine dell’acquisto di debito pubblico da parte della Banca centrale europea potesse mettere sotto pressione i collocamenti dei titoli e lo spread italiano.

Invece oggi lo spread tra Btp italiani e Bund tedeschi è a 138 punti; a metà marzo ha toccato addirittura i 116 punti e secondo gli esperti scenderà sotto i 100 punti base nei prossimi mesi, smentendo tutte le profezie di sventura sull’economia italiana e sui conti pubblici che una grande parte del mondo politico e giornalistico avevano paventato con la vittoria elettorale di Giorgia Meloni nell’autunno 2022. Scenari funesti che non si sono verificati, anzi al contrario la stabilità e le ricette del nuovo Governo hanno riportato gli investitori esteri in Italia. In un solo anno, la loro quota del debito è salita al 27,6%, di ben 51 miliardi di euro in più.

Il debito italiano non è più percepito come preoccupante, perchè c’è una crescente fiducia nel nostro Paese. Anche le famiglie e gli investitori italiani stanno investendo di più nei Btp, contribuendo a stabilizzare il debito: negli ultimi dieci mesi, infatti, gi italiani hanno incrementato la loro esposizione al debito nazionale di oltre 120 miliardi di euro, portando la quota totale di Btp al 13,4%. La situazione geopolitica internazionale, con una Germania in forte crisi e sempre più debole nell’economia continentale, vede l’Italia super favorita per una nuova leadership europea. Determinante la stabilità politica: il Governo Meloni, in carica da un anno e mezzo, non ha cambiato neanche un Ministro nello stesso lasso di tempo in cui i precedenti quattro governi avevano cambiato persino il premier.

L’ottimo lavoro sul Pnrr (anche qui qualcuno aveva paventato un disastro, invece l’Italia è il migliore Paese in Europa per avanzamento lavori e spese) consente ad alcuni economisti di parlare addirittura di “nuovo miracolo italiano“, per il sorprendente tasso di crescita del Paese rispetto agli altri big europei tutti in difficoltà, e alla straordinaria capacità di adattamento e rinnovamento del settore industriale. Il Pil italiano è stabilmente superiore a quello degli altri Paesi del G7 ormai da due anni e gli investimenti pubblici in infrastrutture nelle Regioni del Sud (su tutte il Ponte sullo Stretto) potranno soltanto velocizzare questo trend positivo.

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