Il Ponte sullo Stretto e le ridicole tesi su venti e terremoti: Architetto reggino smonta i dubbi | INTERVISTA

Ponte sullo Stretto: l'intervista di StrettoWeb all'Architetto di Reggio Calabria Gianni Artuso, dello Studio Artuso Architetti Associati

StrettoWeb

“Di Ponte sullo Stretto parlano tutti, tranne chi dovrebbe davvero”, scrivevamo un mese fa riprendendo gli interventi di alcuni architetti alla rivista “internimagazine”. E così ne approfittiamo per dare la parola a un altro Architetto, ma di Reggio Calabria: Gianni Artuso, dello Studio Artuso Architetti Associati. Con lui abbiamo affrontato diversi argomenti, in una lunga e bella chiacchierata a StrettoWeb, e quello del Ponte è sicuramente il più caldo e attuale.

“Si può essere pro o contro – esordisce – ma non di certo per il vento forte o per il terremoto. Siamo in una specificità di situazioni e alternative e tutti questi tipi di dubbi sono fuori luogo, precisa, evidenziando anche di avere approfondito la questione. “Io nel 2010 ho avuto l’esperienza di essere in Commissione VIA/VAS del Ministero per un breve periodo. Uno dei mega progetti che avevamo in campo e da attenzionare era proprio quello sul Ponte, ma poi arrivò Monti e stracciò tutto”.

“Io, in merito all’aspetto naturalistico o a tutti gli altri simili, non avrei alcun dubbio: sono favorevole, continua. “Ho una visione più poetica di questa vicenda, di certo sono convinto che il dibattito ideologico non faccia bene: o si è pro o si è contro a prescindere, senza ragionare, spesso solo per politica. Se proprio mi devo porre qualche domanda, ma lo dico perché non conosco l’aspetto economico nel dettaglio, è: il Ponte serve realmente? Un tema importante che dovrebbe condizionare è lo sviluppo del gommato e del ferroviario nei prossimi anni, ad esempio. Sembra si vada nell’idea di un maggiore incremento del trasporto via mare, che cozza un po’, ma questo resta un mio punto di vista. Io sono favorevole, senza alcun dubbio”.

E in merito al fatto che possa essere catalizzatore di altre grandi opere, si dice d’accordo: “è vero. Di Alta Velocità si parla da quando esiste, di potenziamento della SS 106 da 30 o 40 anni. Mai nulla è stato fatto finora. Il Ponte sullo Stretto potrebbe ora davvero fungere da catalizzatore di altre infrastrutture“.

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