La Santo Stefano-Gambarie a rischio, l’ACI: “ignorati da tutti gli enti, se non rispondono saremo costretti a cancellarla. E sarebbe un disastro”

Giuseppe Martorano, Presidente dell'Automobile Club di Reggio Calabria che organizza la cronoscalata Santo Stefano-Gambarie, denuncia pubblicamente tramite StrettoWeb i problemi per la realizzazione del grande evento sportivo: "tutti gli enti ci stanno ignorando, non capiscono quant'è importante"

StrettoWeb

La cronoscalata automobilistica Santo Stefano-Gambarie è un evento sportivo storico e iconico per tutto il Sud Italia: organizzata dall’Automobile Club di Reggio Calabria, quest’anno arriverà alla sua 45ª edizione. O meglio, arriverebbe. Perché gli enti locali hanno abbandonato gli organizzatori, che tanti sacrifici hanno fatto per organizzarla negli ultimi anni, e adesso l’evento è a rischio. La gara si dovrebbe svolgere tra 21 e 23 giugno, cioè tra poco più di due mesi. Ma giovedì il Consiglio Direttivo dell’ACI ha deciso all’unanimità che qualora le amministrazioni locali rimarranno “sorde e cieche“, con grande rammarico nei confronti di tutto il territorio, dei piloti e delle scuderie, l’evento verrà annullato.

Ai microfoni di StrettoWeb, il Presidente dell’ACI Giuseppe Martorano spiega che “abbiamo fatto sacrifici enormi per organizzare la gara negli ultimi anni. Quest’evento ci costa, come ACI, tra 70 e 80 mila euro mentre ci porta entrate tra 30 e 40 mila euro. Ogni anno, quindi, abbiamo maturato un disavanzo di circa 40 mila euro. Gli enti locali ci hanno promesso piccoli contributi che ancora non hanno versato. E per giunta per quest’anno ci stanno totalmente ignorando. Eppure per l’edizione 2024 siamo riusciti a portare la gara nel Campionato Italiano: se riuscissimo a farla, sarebbe ancor più importante e prestigiosa rispetto alle scorse edizioni. E’ un evento straordinario per Reggio Calabria: l’indotto è superiore a dieci volte il costo, tra 700 e 800 mila euro per quanto porta al territorio la presenza di centinaia di persone. L’automobilismo è uno sport per ricchi, e queste persone arrivano qui da tutto il Centro/Sud e spendono tanti soldi“.

E’ un evento molto importante – continua Martoranoin Calabria ci sono soltanto altre tre gare così a Cosenza e Catanzaro, ma in tutti gli altri posti, a Fasano in Puglia, in Sicilia, ovunque in Italia, questi eventi si fanno solo ed esclusivamente grazie ai contributi degli enti pubblici. Pensate che persino il Gran Premio di Monza di Formula Uno non si potrebbe fare senza i contributi dello Stato. E parliamo di Formula Uno, con tutti i soldi che girano in quel mondo: incassi milionari dai biglietti, grandi sponsor. Eppure il Gran Premio di Monza ha i contributi di tre Ministeri del Governo, della Regione Lombardia e degli altri enti locali che si mobilitano affinché si possa svolgere ogni anno. Ovunque i politici comprendono quanto questi eventi diano, in termini di immagine e di indotto, ai territori. Soltanto qui a Reggio pare non abbiano capito l’importanza della Santo Stefano-Gambarie e delle sue ricadute”.

Martorano conosce molto bene il territorio e specifica come “non farla significherebbe uccidere Gambarie: quest’anno non c’è stata neve, Gambarie ha sofferto la mancanza di turisti per l’intera stagione. Perdere anche quest’evento sarebbe una mazzata per tutto il territorio. Stiamo facendo di tutto per farla: ho chiesto il supporto al Comune di Santo Stefano in Aspromonte, alla Città Metropolitana di Reggio Calabria, alla Regione Calabria e al Consiglio Regionale della Calabria. Non sono stato ascoltato da nessuno. Ho inviato le pec a tutti, chiedendo un incontro per illustrare le problematiche e trovare una soluzione. Ho inviato la pec a Falcomatà come sindaco metropolitano il 29 febbraio, a Princi e Mancuso il 18 marzo, in tutte con il Sindaco di Santo Stefano Malara in copia, ma ancora non mi ha risposto nessuno. Non chiedo alcun privilegio, chiedo il giusto supporto ad un evento straordinario. E rivolgo un appello al Sindaco Malara e all’intero consiglio comunale di Santo Stefano, al Sindaco Falcomatà e all’intero consiglio metropolitano, a Giusi Princi per la Giunta Regionale e al Presidente Mancuso con riferimento a tutti i consiglieri regionali di questa Provincia. Mi dispiacerebbe terribilmente non poter fare la gara. Mi dispiacerebbe per gli appassionati, che sono felicissimi di partecipare nonostante hanno spese enormi e apprezzano moltissimo quello che offre il territorio. La Santo Stefano-Gambarie non è dell’ACI, è del territorio. E’ la gara di tutta la Provincia, l’unica e sola nella nostra Provincia. L’ACI ha la volontà di farla e lo dimostrano tutti i sacrifici fatti fin qui: ogni anno è una settimana di festa, arrivano persone dalla Sicilia, dalla Puglia, da Campania, Lazio, da tutto il Centro/Sud, si incontrano e condividono momenti speciali”.

Martorano, infine, vuole “ringraziare tutti gli appassionati, i piloti, le scuderie, che con grande sacrificio organizzano i loro team per esserci ogni anno. Qualora non si farà saremo rammaricati che loro non potranno partecipare nonostante le spese e gli investimenti realizzati. Un ringraziamento particolare anche a tutti i fornitori che in questi anni ci hanno dato fiducia e credito dall’allestimento del percorso in avanti per tutto lo svolgimento regolare della gara in sicurezza. Un ringraziamento speciale per la scuderia Aspromonte per il supporto tecnico fornito negli ultimi due anni. Voglio ringraziare in modo particolare anche la scuderia Piloti per Passione, complimentandomi con il Presidente Pino Denisi e tutti i suoi collaboratori, che stanno organizzando anche quest’anno per il 26 maggio l’8° slalom di Gambarie, nel Campionato Italiano Slalom. Loro sono una piccola associazione: se chiudono il bilancio in perdita per loro non succede nulla, se non che sottraggono fondi alle loro famiglie. Lo fanno da appassionati e i loro sacrifici vanno riconosciuti e apprezzati. Sono straordinari. Noi, per la cronoscalata Santo Stefano-Gambarie abbiamo costi maggiori e siamo come ACI un ente pubblico non economico, sottoposto al controllo di Corte dei Conti, del collegio dei revisori interno e del direttore amministrativo. Non possiamo fare voragini di bilancio per un evento, ancora dobbiamo pagare quello dell’anno scorso e la direttrice, giustamente, dopo aver preso un impegno l’anno scorso che ancora non abbiamo potuto onorare, non può permettersi di avere un disavanzo ulteriore quest’anno per questa competizione. Avevo chiesto un incontro agli enti per entrambi gli eventi, la cronoscalata e lo slalom, che sono importantissimi per il nostro territorio, ma tutti mi hanno ignorato”.

Intanto l’ACI sta provando anche ad esternalizzare la gara: l’obiettivo è quello di trovare un partner privato che riesca ad abbattere i costi e migliorare i ricavi per l’evento. Proprio oggi è stato pubblicato sul sito ufficiale dell’ACI reggina l’avviso esplorativo per la manifestazione d’ interesse.

Martorano sta facendo l’impossibile per salvare la cronoscalata più iconica della storia di Reggio Calabria. Adesso anche la politica deve fare la propria parte.

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