Polemiche su Vannacci, atleta paralimpico zittisce tutti: “sottoscrivo le sue parole”

Norberto De Angelis, atleta paralimpico disabile da 32 anni, difende il generale Vannacci e le sue idee sulla disabilità

StrettoWeb

Le parole del generale Vannacci sulle classi per disabili a scuola stanno facendo scalpore. “Credo che delle classi con ‘caratteristiche separate’ aiuterebbero i ragazzi con grandi potenzialità a esprimersi al massimo, e anche quelli con più difficoltà verrebbero aiutati in modo peculiare“, ha detto Roberto Vannacci in un’intervista. E il clamore che si è creato intorno a queste dichiarazione sta monopolizzando la scena dell’informazione nazionale.

Secondo Vannacci le sua parole sono state travisate e rese tutt’altro dal titolo de La Stampa. Ma la bufera non si placa. Ora, nel dibattito, entra a gamba tesa chi la condizione di disabilità la vive su se stesso. “Non nascondiamo certe problematiche dietro un dito e smettiamola di usare la disabilità solo in certi frangenti (politica docet) o quando ci si vuole detergere la coscienza. Per quello che il generale Vannacci ha espresso io sottoscrivo tutto e lo faccio convintamente come persona di causa. Io col generale Vannacci ho vissuto una serena infanzia insieme. Io, lui la sua e mia famiglia e vi garantisco che mai ho avuto la più vaga o lontana sensazione di sospettare le tante accuse e calunnie a lui spesso dirette. Si è vero siamo amici, vecchi e ottimi amici, ma per quel che può valere ciò che vi dico: lui è una persona di grande umanità, cuore e famiglia, oltre a essere mio caro amico“.

E’ quanto dichiarato in una lettera visionata dall’AGI e scritta da Norberto De Angelis, disabile da 32 anni. Nella missiva racconta che prima del trauma è “stato campione d’Europeo di football americano ad Helsinki 1987 con la nazionale italiana con tanto di record dei placcaggi“. In  seguito anche “Campione italiano di pesistica paralimpica 2012 e record mia categoria nel 2016. Campione italiano di danza in carrozzina a Rimini 2019“.

Inoltre, ricorda l’atleta paralimpico, “sono stato insignito dell’onorificenza Omri di cavaliere della Repubblica Italiana proprio per le mie azioni a difesa della disabilità in Africa (e non solo), quindi vi prego di smettere col travisare o martoriare chi, nello specifico Vannacci, parla di reali ma scomode verità, pseudo tabù e non della solita puerile ‘fuffa’“.

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