Tis Calabria, amara sorpresa: “la strada è ancora lunga e in salita”

Secondo il CSA "4000 famiglie, per lo più mono reddito, potrebbero perdere l’unica fonte di sostentamento"

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“Dopo l’approvazione dell’emendamento del DL Milleproroghe che accoglie le deroghe normative affinché gli Enti possano procedere alle assunzioni, la categoria dei Tirocinanti TIS della Regione Calabria tira un sospiro di sollievo…, il 23 febbraio 2024 per la prima volta una Legge riconosce l’attività di lavoratori che da circa un decennio prestano servizio presso le amministrazioni calabresi, in una condizione di totale precarietà”.

“La strada è ancora lunga ed in salita, la norma va implementata con l’approvazione di provvedimenti attuativi e con la parte economica, ossia quella dotazione finanziaria valutabile in circa 60 milioni di euro annui affinché gli Enti possano procedere a concretizzare la norma stessa. Questo lo scenario…”.

“Il 23 aprile 2024, su incalzante richiesta da parte dell’O.S. CSA Fiadel, viene convocato un tavolo in Regione alla presenza della parte Istituzionale, ad attenderci: amara sorpresanonostante l’instancabile lavoro della deputazione calabrese e dell’intera struttura regionale, la dotazione finanziaria che permetterebbe la contrattualizzazione di tutti i TIS Calabria, circa 4000 unità, resta invariata, 5 milioni previsti e storicizzati”.

“Sicuramente dalle parole dell’Assessore Calabrese si evince la grossa attenzione prestata e l’attività, a livello ministeriale impiegate nella ricerca di soluzioni, ma grande preoccupazione viene registrata dalla categoria, infatti qualora non si addivenga ad una copertura finanziaria sufficiente a coprire la regolamentazione contrattuale dell’intera platea, ci troveremmo, nel prossimo mese di novembre ad affrontare una crisi sociale rilevante, 4000 famiglie, per lo più mono reddito, perderebbero l’unica fonte di sostentamento”.

“Inoltre tra le ipotesi paventate, per ridurre di qualche unità la platea dei 4000 Tis, la possibilità per gli over 60 di beneficiare dell’assegno di inclusione, cosa resa impossibile dai criteri stringenti imposti da questo Governo che non tengono conto del valore ISEE ma bensì dell’indice ISR”.

“Nei giorni scorsi, abbiamo inoltrato, una nota con richiesta d’incontro a Sua Eccellenza il Prefetto di Catanzaro, esprimendo le nostre preoccupazioni, oggi alla luce di quanto appreso nell’incontro del 23 c.m., nel dichiarare lo stato di agitazione, ribadiamo l’urgenza dell’incontro richiesto, con l’auspicio che l’Eccellenza il Prefetto di Catanzaro si faccia interprete al Governo centrale della criticità e delle gravi ricadute che discendono dal detto stato delle cose”. Lo dichiarano in una noto congiunta Patrizia Curcio e  Pierfrancesco Lincol, CSA Regioni autonomie locali.

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