Bonifica Sin-Crotone, Eni Rewind vuole lasciare i rifiuti pericolosi in Calabria: “non erano questi gli accordi”

Il gruppo provinciale M5S: "Eni Rewind chiede di lasciare i rifiuti pericolosi in loco. Una scelta irricevibile e gravemente lesiva"

StrettoWeb

Eni Rewind deve rispettare gli impegni presi con il Progetto operativo di bonifica Fase 2 relativo al Sin di Crotone che prevedeva la rimozione ed il trasferimento in apposite discariche, fuori dalla regione Calabria, di tutti i rifiuti speciali pericolosi per la salute dei cittadini e per l’ambiente circostante”. Lo affermano in una nota tutti i parlamentari calabresi ed i coordinatori provinciali del Movimento 5 stelle.

“Tale impegno – dicono – approvato con apposito Decreto del Ministero dell’Ambiente, n.7 del 3 marzo 2020, non solo, in questo lungo arco di tempo, non è stato ancora ottemperato quanto adesso Eni Rewind chiede anche la rimozione del vincolo e dunque di lasciare i rifiuti pericolosi in loco. Una scelta irricevibile e gravemente lesiva per la popolazione esposta ad una elevata incidenza di patologie oncologiche e neoplasie spesso determinate dall’inquinamento di quegli stessi rifiuti che ancora oggi rimangono dove non dovrebbero stare”.

“Come Movimento 5 stelle – prosegue la nota –, che nel corso degli anni si è battuto sia sul territorio che in Parlamento attraverso numerose iniziative di carattere ispettivo e politico, esprimiamo vicinanza e supporto ai cittadini della città pitagorica ed al Comitato ‘Fuori i veleni. Crotone vuole vivere’ che si sta spendendo per evitare un epilogo ingiusto ed irresponsabile”.

“I veleni – concludono gli esponenti pentastellati – che riposano ancora indisturbati sotto gli occhi di tutti, e che mettono a rischio la salubrità della città, non possono e non devono rimanere a Crotone o in Calabria. Nessun interesse economico può essere considerato al di sopra della nostra salute”.

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