Ponte sullo Stretto, Bonelli (Verdi) insiste: “faccio un terzo esposto, anche alla Procura europea. Non mi fermo”

Ponte sullo Stretto, le parole del deputato di Avs Angelo Bonelli

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“Tutto ciò che sta emergendo riguardo al ponte sullo Stretto è descritto negli esposti integrativi che ho presentato alla Procura della Repubblica di Roma. Il fatto che un deputato della Repubblica debba rivolgersi alla procura per verificare la correttezza delle procedure e il rispetto della legge conferma che ci troviamo di fronte a un problema serio per il paese”. Così in una nota il deputato di Avs Angelo Bonelli.

“Pertanto, alla luce delle ultime notizie e dei documenti in mio possesso, presenterò in settimana il terzo esposto, secondo integrativo. Invierò l’esposto anche alla Procura europea, poiché i fondi utilizzati, pari a 2,3 miliardi di euro, provengono dal Fondo di Sviluppo e Coesione dell’Unione Europea. La società Stretto di Messina – prosegue – tiene segreti i contratti e gli atti aggiuntivi con i costruttori del ponte, ossia il consorzio Eurolink. Il governo, in risposta a una mia interrogazione in cui chiedevo di inviare il progetto del ponte per la sua valutazione al Consiglio dei Lavori Pubblici, il cui parere è obbligatorio per legge, ha dichiarato che il progetto non verrà inviato al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, pertanto non verrà analizzato da nessun organismo tecnico dello Stato”.

“Siamo così nelle mani della società privata, che si è vista riassegnare l’appalto fatto 19 anni fa senza gara. Si tratta di un progetto interamente finanziato con soldi pubblici, e Salvini deve spiegare perché nel 2022 ha incontrato il presidente della We Build Salini e Lunardi prima di portare il decreto sul ponte in Consiglio dei Ministri e poi in Parlamento. Salvini spieghi perché ha discusso con Lunardi, che con la Rocksoil ha interessi nella progettazione del ponte, e che con il decreto sul ponte ha visto confermare progettazioni ed altro. Di fronte a questa situazione non starò fermo, mentre 14 miliardi di euro di soldi pubblici vengono gestiti come un fatto privato”, conclude.

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