“Serve una maggiore cooperazione fra le economie del G7 e tra i loro sistemi produttivi e industriali, ma anche una maggiore apertura verso quelle nazioni che ne condividono la stessa visione”. E’ quanto afferma Giorgia Meloni. davanti al gruppo delle confindustrie dei Paesi G7. Il Premire declina così la doppia direttrice con cui politica ed economia devono reagire in uno scenario geopolitico “molto complesso che, fra guerre e tensioni regionali, dall’Ucraina al Medio Oriente, impongono secondo la premier, di considerare nuovamente centrali le alleanze e l’autonomia strategica e industriale”.
Il presidente del Consiglio sottolinea che è “fondamentale limitare le dipendenze industriali attuali, diversificando le catene del valore strategiche, non in senso protezionistico ma bilanciando sicurezza e cooperazione economica. La chiave è evitare azioni distorsive, perché il mercato può essere libero solo se è anche equo”.
Meloni ribadisce la necessità “di una transizione energetica neutrale, che non dimentichi la grande prospettiva del nucleare da fusione, e conferma l’intenzione di avviare una iniziativa G7 per rilanciare progetti con capitali pubblici e privati. Soprattutto, però, la presidente del Consiglio punta sul nuovo modello di cooperazione con il Sud Globale, Africa in primis”.