Corsa al voto a Corigliano-Rossano: Stasi dice basta alla “politica serva e vassalla”

Grande apertura di campagna elettorale per il sindaco uscente Flavio Stasi: ha tenuto il palco da solo sottolineando l'operato della sua amministrazione "libera"

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    Foto di Flavio Pacenza
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StrettoWeb

Pasqualina Straface ha fatto “scalpore” con la sua apertura di campagna elettorale a Corigliano-Rossano in compagnia del Presidente della Regione Roberto Occhiuto. Una partecipazione che, tutti quanti, si aspettavano: a confermarlo è stato lo stesso governatore che ha confermato di essere stato lui ad indicare alla Straface di candidarsi. Una responsabilità che viene direttamente dalla Regione e che conferma come queste amministrative, mai come ora, siano strategiche per l’intera Calabria.

Ma ieri non è stato solo il giorno di Straface: dal palco allestito a Piazza Salotto nell’area di Corigliano, apriva la campagna elettorale – nello stesso momento – il sindaco Flavio Stasi. Pochi fronzoli, nel caso del Primo Cittadino, ma molti sono i punti affrontati in questo primo comizio, tra cui il ricco bilancio che ha contrassegnato la sua amministrazione.

No alla politica delle ‘mmasciate

Il Primo Cittadino ha, dapprima, condannato i toni di questa compagna elettorale: “dall’altra parte (riferito al comizio di Straface ndr.) è presente tutta la vecchia politica che è serva e vassalla di altri territori. La Città ha bisogno di un modello di politica nuovo, non di quella delle ‘mmasciate che non concede favoritismi e scelta dettate dal potere a discapito dei cittadini”.

Stasi, ancora una volta, si dice estraneo alla “politica degli agganci”. Ed è proprio per questo che “tante sono le opere che non siamo riusciti a portare a termine per colpa di altri enti quali la Regione”. Ad esempio, come “un Piano di Trasporto pubblico che giace in regione da quattro anni; come i 7 milioni per l’ingegnerizzazione della rete idrica che aspettiamo vengano sbloccati, ma nulla ancora è stato fatto. Tutto quello che abbiamo fatto non ci è stato concesso da nessuno ma è frutto del nostro lavoro portato avanti in questi 5 anni: tra questi, anche i concerti, che da oggi pare siano diventati una cosa negativa”.

La questione Baker Hughes

E, infine, torna sulla questione Baker Hughes: l’investimento, al momento, è fermo poiché non c’è stato un accordo su alcuni punti riguardanti il progetto, tra cui il sito; a tal proposito, Stasi ha ricordato che “sul fronte Baker Hughes non è stato accettato il nostro disappunto. Non siamo contrari agli investimenti nella nostra città, ma devono essere fatti con criterio. Noi andremo avanti per la nostra strada per una città libera e ben governata”.

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