Reggio Calabria, al teatro Cilea si ride con la rocambolesca vita artistica di Stanlio e Ollio

L'attore Federico Perrotta: "è una commedia musicale molto divertente, adatta per grandi e bambini"

StrettoWeb

Squadra che vince non si cambia. Lo sa bene l’attore Federico Perrotta che, con i bravissimi Valentina Olla, Sabrina Pellegrino, Claudio Insegno, gruppo ormai solidissimo, saranno i protagonisti insieme agli interpreti Franco Mannella, Giacomo Rasetti, Federica De Riggi, della commedia musicale “Stanlio e Ollio” in scena al teatro “Francesco Cilea” sabato 25 Maggio. Ultimo appuntamento della prestigiosa kermesse dell’Officina dell’Arte che chiude la stagione teatrale con veri “cavalli di razza” pronti a mettere in scena la rocambolesca vita artistica di Stan Laurel e Oliver Hardy.

Cerchiamo di scoprire qualcosa in più sulla vita della coppia comica più famosa e sulla storia brillantemente ricostruita dalla sapiente penna di Sabrina Pellegrino che si è ispirata alla vita degli inventori della risata.

Torna a Reggio Calabria con un testo fortissimo che fa ridere grandi e bambini. Eppure, non era un’impresa così facile.

“Ho realizzato un sogno, volevo fare uno spettacolo musicale comico per tutta la famiglia e la soddisfazione più grande è sentire i bambini ridere pur non conoscendo Stanlio e Ollio. Loro sono due comici immortali, li abbiamo amati per la goffa ingenuità di due adulti cresciuti che si fanno i dispetti come due bambini. Lo spettacolo è condito dai rumori, da sketch che coinvolgono il pubblico che si emoziona perché rivede un passato ormai andato. In più, lo spettatore viene a conoscenza di qualcosa che non sapeva perché raccontiamo sotto forma di commedia musicale, la loro vita che è profondamente più rocambolesca delle loro gags”.

Cosa non sappiamo su Stanlio e Ollio?

“Abbiamo scoperto che tutto quello che raccontavano gli succedeva veramente. Per esempio, Stan Laurel è stato sposato 7 svolte, 3 volte con la stessa moglie e in uno sketch, ha raccontato il suicidio perché la moglie aveva tentato più volte di togliersi la vita. Trattavano temi quotidiani, problemi, fatti realmente accaduti in maniera brillante sdrammatizzando le paure, le angosce, le brutture della vita”.

I panni di Ollio le calzano a pennello, fisicamente assomiglia anche tanto. Possiamo dire che è un ruolo perfetto per lei?

“Sabrina ha fatto un grandissimo studio su Stanlio e Ollio e mi ha cucito addosso un personaggio che tutti amano. Poi, la cesellatura fatta da Claudio Insegno che ne cura la regia e la messa in scena, non poteva essere che un’idea vincente. Sabrina è riuscita a trovare la fusione tra Oliver Hardy e Federico Perrotta, ha capito cosa poteva unire Oliver a me. Questo è uno spettacolo per tutti e i grandi devono portare a teatro i bambini. Sarebbe un vero peccato perdere una commedia musicale che impegna a fondo tutta la compagnia e soprattutto, regala due ore di spensieratezza e tantissime risate”.

Torna in riva allo Stretto per chiudere la stagione dell’Oda di Peppe Piromalli. Vuole dire qualcosa a questo campione d’incassi?

“Siamo legati alla città e, in particolare, all’amico Peppe con il quale è nata un’amicizia fortissima. L’Officina dell’Arte è una realtà incredibile e, ogni anno, dimostra con le sue scelte artistiche di meritare importanti riconoscimenti e tanta gratitudine. Dove funziona la cultura, dove si vive il teatro c’è meno criminalità e la civiltà cresce meglio. Spero che le Istituzioni possano sostenere realtà come l’Officina dell’Arte perché deve continuare a crescere e sostenuta per quello che fa. Il teatro è il master della vita: andare a vedere uno spettacolo non è solo intrattenimento ma, deve farti porre degli interrogativi, solleticare la curiosità. E poi, vivere di cultura, di arte è un dono per l’anima”.

Stanlio-e-Ollio-Claudio-Insegno-Federico-Perrotta-Valentina-Olla-Sabrina-Pellegrino

Condividi