Reggina, Falcomatà annuncia: “il Comune ufficializza l’offerta per il marchio, c’è delibera di Giunta”

Il Sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà ha annunciato dal Granillo che il Comune parteciperà all'asta per il marchio della Reggina

StrettoWeb

Il Comune di Reggio Calabria si candida, ora anche ufficialmente, per acquistare il marchio della Reggina, con beni materiali e immateriali annessi. Il Sindaco Falcomatà utilizza una diretta social per annunciarlo. Dopo le varie dichiarazioni di queste settimane, ora arriva anche l’ufficialità. Direttamente dal manto erboso dello stadio Granillo, tra un colpo ad un pallone, qualche battuta sul passato e l’elenco dei lavori che si stanno svolgendo all’interno dell’impianto (“l’Amministrazione Comunale ha investito circa 6 milioni di euro sul Granillo”).

Un lungo preambolo, tanto romanticismo, i tre simboli tra Tribune e Curve (San Giorgio, logo Reggina e scritta Reggio Calabria) per annunciare che “la Reggina è un bene inacquistabile e inalienabile, perché appartiene al popolo, è un bene pubblico, un interesse e patrimonio collettivo. Appartenendo a tutti non deve appartenere a nessuno, perché appartiene alla città e alla città deve rimanere”.

L’annuncio

“Parlando della squadra, noi parliamo della città, perché le due cose stanno insieme. Dico questo perché veramente noi dobbiamo capire che la Reggina è un patrimonio che va messo in sicurezza e che va dato alla città, l’unico modo per farlo è darlo al Comune. Questo è il motivo per cui io oggi vi comunico ufficialmente che – con la delibera di Giunta approvata pochi minuti fa – l’Amministrazione Comunale parteciperà all’asta per l’acquisizione del marchio. Abbiamo fatto tutte le verifiche tecniche. Finora non ho parlato mai con certezza della partecipazione del Comune, oggi lo faccio perché oggi c’è un documento ufficiale, una delibera di Giunta con tutti i pareri tecnici”.

“E’ chiaro che noi, a differenza degli altri soggetti privati, dobbiamo tenere insieme l’interesse collettivo, la storia della Reggina ma anche salvaguardare gli equilibri di bilancio. Poi, rivolgendosi probabilmente a Bandecchi, che vorrebbe donare il marchio alla città, il Sindaco precisa. “è vero che un ente pubblico può ricevere delle donazioni da soggetti privati, ma è anche vero che queste donazioni devono provenire da soggetti che la Legge ritiene specchiate, trasparenti e capaci di poter donare un bene”.

“Siamo orgogliosi di questo passaggio, che naturalmente non significa che acquisiamo il marchio. Non c’è alcuna certezza che lo compriamo, ma la città è della partita. Non X o Y, ma la città, tutti noi, e cercheremo anche noi di vincerla. Non giochiamo da soli, ma contro altre squadre”.

Sant’Agata

Piccolo passaggio precedente sul Sant’Agata. “Si è conclusa la manifestazione d’interesse sul Sant’Agata, c’è stata una sola proposta e ora gli uffici ne verificheranno la bontà. Procediamo comunque spediti: il Sant’Agata deve essere il luogo in cui la prima squadra si deve allenare, ma anche in cui un bambino deve poter coltivare il sogno di vestire la maglia amaranto”. 

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